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Scuola | 07 novembre 2024, 17:31

La Voce .... delle scuole: scuole e fabbriche aperte per i giovani dell'Artom e dell'Apro di Canelli

L'11 novembre festa degli Orti Slow Food: in Piemonte 100 scuole e 9 comunità celebrano insieme la bellezza di Essere Natura

Ph  Alessandro Vargiu

Ph Alessandro Vargiu

Sabato 23 novembre , dalle 8:30 alle 12:30, a Canelli e Santo Stefano Belbo, si svolgerà una giornata ricca di opportunità per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado e le loro famiglie.

Quest'anno i tradizionali Open School, organizzati dall'Artom e dall'Apro di Canelli, si preannunciano davvero speciali: oltre alla possibilità di visitare le strutture scolastiche e conoscere i percorsi formativi, gli studenti avranno l'occasione unica di visitare alcune delle aziende associate ad Atpica l'Associazione Tecnologie per il Packaging e l'Imbottigliamento di Canelli e della Valle Belbo.

Queste aziende, per l'occasione, hanno organizzato uno speciale Open Factory, aprendo le proprie porte per accogliere i ragazzi e le loro famiglie. Sarà possibile partecipare a visite guidate, assistere a dimostrazioni pratiche e workshop, nonché incontrare direttamente i professionisti del settore.

Le aziende che aderiscono al progetto sono: Arol, Barida international, Enos, Marmoinox, Mondo & Scaglione, Poggio mario, Robino & Galandrino, Sts, Tosa.

Questa giornata rappresenta un'opportunità preziosa per i giovani del territorio, che potranno non solo esplorare le possibilità formative offerte dagli istituti tecnici locali, ma anche scoprire da vicino il mondo del lavoro e le professioni presenti nelle aziende del distretto industriale.

Una formazione tecnica nel nostro territorio offre numerosi vantaggi: una preparazione pratica e utile, l'accesso a tecnologie all'avanguardia, molteplici opportunità di ingresso nel mondo del lavoro e di carriera, nonché una versatilità che permette di prepararsi a diverse professioni tecniche.

Festa degli Orti Slow Food: connettere i giovani con la natura attraverso l'educazione

Sabato 11 novembre si celebra la Festa degli Orti Slow Food, un'iniziativa che quest'anno coinvolge 29.000 studenti e 1.600 insegnanti di 400 scuole, dagli asili nido alle scuole secondarie di primo grado, insieme a 400 attivisti della rete nazionale degli Orti Slow Food di comunità. Un evento che nel suo 20° anniversario si conferma come un momento di grande valore educativo e sociale.

Il tema di quest'anno, "la relazione dell'essere umano con la natura e nella natura", si inserisce nel percorso avviato con l'ultima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, rafforzando la visione del cibo come nutrimento, cultura, convivialità e piacere, ma soprattutto come elemento potente di connessione con la terra.

"Coltivare è un percorso di crescita e consapevolezza", sottolinea Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia. "Nell'orto impariamo a vivere in armonia con la natura, a rispettare i suoi ritmi e a cogliere ogni sua sfumatura, a comprendere il valore della cura e dell'attesa. Salvaguardiamo non solo varietà autoctone e metodi di coltivazione, ma anche legami e relazioni, evidenziando l'importanza del lavoro di squadra e dell'impegno collettivo per il bene comune."

Questo approccio educativo è la chiave di volta del progetto degli Orti Slow Food, nato nel 2004 ispirandosi agli Edible School Gardens di Slow Food USA. Oggi, a 20 anni di distanza, il progetto si è esteso anche agli Orti di comunità - urbani, sociali, conviviali, collettivi o terapeutici - con l'obiettivo di coinvolgere un'ampia platea di persone che vedono questa attività come un'occasione di svago, scoperta e crescita verso azioni sostenibili.

"Oggi, più di allora, crediamo che sia urgente dedicarsi all'educazione alimentare delle giovani generazioni, perché abbiano gli strumenti per decidere come alimentarsi", continua Nappini. "Mangiare, diceva Wendell Berry, è un atto agricolo! Per questo motivo, insieme all'Università di Scienze Gastronomiche, continuiamo a rinnovare l'invito a firmare l'appello perché l'educazione alimentare venga inserita come insegnamento nelle scuole italiane di ogni ordine e grado."

E proprio per rafforzare questo messaggio, la Festa degli Orti Slow Food prevede la consegna di 463 kit contenenti diversi materiali didattici, tra cui un libro di approfondimento sul tema dell'anno, il "verdometro" per riconoscere i colori della salute nell'orto, e due speciali assaggi di legumi, come le fave Cottoia di Modica e i lupini in salamoia. Non mancano inoltre le schede per attività da svolgere a scuola o all'aperto, per esercitare i sensi e imparare a coltivare.

"La sostenibilità ambientale e l'impegno verso le comunità in cui operiamo rappresentano una parte fondamentale della nostra cultura", afferma Annalisa Areni, Head of Client Strategies di UniCredit, partner del progetto. "Siamo quindi orgogliosi di essere al fianco di Slow Food in questa importante iniziativa."

Gli Orti Slow Food, d'altronde, sono molto di più di semplici spazi verdi: sono vere e proprie "aule a cielo aperto", dove i giovani possono imparare a conoscere la natura, apprezzare il valore del cibo e sviluppare un atteggiamento più consapevole e sostenibile nei confronti dell'ambiente. Un percorso di crescita che, attraverso il lavoro di squadra e l'impegno collettivo, coinvolge studenti, insegnanti, famiglie e comunità, rafforzando il legame tra le persone e il territorio.

Redazione

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