"Insieme per la Provincia", non è solo il nome di una lista ma, nelle intenzioni dei proponenti, un modo per sottolineare che si "allenano i muscoli" per le prossime elezioni comunali.
Si definiscono di centro sinistra ma "senza manuale Cancelli" per sottolineare l'unita di intenti nei confronti del territorio.
Domenica 24 novembre si vota per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Asti, dalle 8 alle 20, al palazzo della Provincia ad Asti e nei seggi distaccati nei Municipi di Nizza Monferrato e Castelnuovo Don Bosco.
Elezioni di secondo livello, ricordiamo, e potranno votare soltanto i sindaci e i consiglieri comunali, e i consiglieri eletti resteranno in carica per due anni. Le operazioni di voto termineranno con lo spoglio immediato e la proclamazione dei nuovi consiglieri.
Oltre alla lista di Centrodestra (Progettiamo l'Astigiano) guidata da Maurizio Rasero, presidente uscente, che vede diversi sindaci già membri dell'attuale Consiglio, oggi è stata presentata, appunto "Insieme per la Provincia", perché, a detta dei rappresentanti "Non c'è stata volontà, soprattutto da parte di Fratelli d'Italia, di fare una lista unica". Capolista è Andrea Gamba, sindaco di San Martino Alfieri, assente alla presentazione per motivi familiari.
La Provincia è fondamentale per i piccoli comuni
Spiega Mauro Bosia che subentra, per Asti, al consigliere Mario Malandrone: "Vogliamo dimostrare quanto la Provincia sia importante per costruire una squadra completa con amministratori che vengono da tutta la provincia e ben tre sindaci. Professionalità individuali che tornano utili per un ente importante che è stata svilito e i risultati si vedono".
In lista un'ampia rappresentanza del territorio: Alessandro Negro, consigliere comunale di Canelli; Andrea Gamba, sindaco di San Martino Alfieri; Angela Gallo, consigliere comunale di Mongardino; Angela Massaglia, sindaco di Aramengo; Bruna Ravera, consigliere comunale di Fontanile; Diego Musumeci, sindaco di Moncalvo; Luisa Trotta, consigliere comunale di Monale; Mauro Bosia, consigliere comunale di Asti; Mirko Dova, consigliere comunale di Belveglio; Paolo Conti, consigliere comunale di Montechiaro d'Asti.
L'importanza della Provincia viene rimarcata in diversi punti cari alla lista: dalla viabilità alla scuola, al coordinamento degli enti locali, erogazione di servizi ai piccoli comuni in difficoltà. Senza dimenticare l'ambiente come sviluppo sostenibile e la sanità. "È vero - rimarca Bosia - la competenza per la sanità è regionale ma il territorio è in difficoltà e vogliamo tenere alta l'attenzione".
Presentandosi, i consiglieri, hanno voluto sottolineare il loro impegno, come Alessandro Negro consigliere comunale di Canelli: "Soffia un vento nuovo da Canelli e mi sento questo carico. Porterò un modo nuovo concreto di lavorare".
Luisa Trotta di Monale: "Sono una super new entry", mentre Bruna Ravera di Fontanile, volontaria dell'accoglienza turistica, racconta di essere stata coinvolta dal consigliere regionale Fabio Isnardi
Angela Massaglia sindaca di Aramengo, ha ricordato che "la Provincia, per i piccoli comuni è fondamentale ". Angela Gallo consigliere comunale Mongardino, lavora in ambito sanitario e sottolinea il suo impegno per "la sicurezza e la prevenzione sul territorio".
L'Anci aprirà le porte alle Province
L'Anci, tra l'altro da quest'anno aprirà le porte alle Province per cercare di stringere i rapporti tra comuni ed enti di area più vasta. A dare la notizia è Diego Musumeci, sindaco di Moncalvo, anche vicepresidente Anci Piemonte e unico rappresentante all'interno dell'ufficio di presidenza regionale: "Avevo già partecipato alla realizzazione di questa lista, ci riprovo".
"Sembrava un mondo destinato a scomparire: oggi scopriamo la Provincia come 'giusta dimensione' dell'azione politica, quella delle relazioni. Non troppo grande per sentirci estranei, non troppo piccola per vivere di autosufficienza nel nostro Comune", si legge nel manifesto della lista.
"Sembrava un peso per lo Stato: oggi la ritroviamo come opportunità per progetti di ampio respiro e per concreti aiuti laddove da soli facciamo fatica. Sembrava che una imminente riforma consentisse di nuovo ai cittadini di scegliere i propri amministratori: invece siamo di nuovo chiamati a scegliere con meccanismi indiretti il prossimo Consiglio Provinciale, senza avere risolto in questi anni il fondamentale nodo delle risorse assegnate, di molto inferiori alle necessarie."