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Al Direttore | 04 aprile 2025, 10:07

"Efficientamento energetico dell’edilizia popolare: un’opportunità da cogliere"

I consiglieri comunali di minoranza sollecitano l’amministrazione a muoversi tempestivamente per accedere ai fondi PNRR, pur esprimendo perplessità sul meccanismo di finanziamento

"Efficientamento energetico dell’edilizia popolare: un’opportunità da cogliere"


La Legge di Bilancio 2025 ha destinato 1,38 miliardi di euro all’efficientamento energetico delle case popolari, "un’occasione che Asti non può permettersi di perdere. Sebbene il modello di finanziamento sollevi criticità, l’urgenza di interventi sul patrimonio abitativo pubblico richiede un’azione immediata. Ecco perché chiediamo all’assessorato competente di avviare subito le procedure necessarie" scrivono i consiglieri di opposizione in una lettera indirizzata al sindaco e agli assessori competenti

La Legge di Bilancio 2025 ha dato il via ad un capitolo del PNRR destinato all’efficientamento dell’edilizia pubblica ed alla ristrutturazione energetica dei condominî per le famiglie a basso reddito. Un piano da 1,381 miliardi di euro, in attuazione alla Missione 7, Investimento 17 del capitolo REPowerEu del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. 

La pubblicazione del decreto attuativo è imminente; anzi, sono mesi che di settimana in settimana viene annunciata come “una questione di giorni” . In ogni caso esistono già indicazioni e bozze che consentono di aver chiare le idee su come verrà stanziato questo contributo.

Gli enti locali devono individuare fra gli edifici di edilizia residenziale popolare di loro proprietà dei lotti destinatari dei progetti di efficientamento energetico

Ogni Progetto di investimento complessivamente deve essere non inferiore a 10 milioni di euro e non superiore a 30 milioni di euro riferito a uno o più edifici di edilizia residenziale popolare di proprietà di enti pubblici territoriali

La realizzazione dei progetti è riservata alle ESCo, che sono le uniche destinatarie del sostegno finanziario e devono aver ricevuto incarico dagli enti locali territoriali proprietarie degli immobili

Per ESCo si intende un persona giuridica organizzata in forma d’impresa, singola o aggregata, quali consorzi, contratti di rete o associazione temporanea d’impresa, che fornisce servizi energetici ovvero altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica nelle installazioni o nei locali dell'utente

Le ESCo presenteranno i progetti di investimento al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che valuterà i progetti candidati e li finanzierá;

Le Esco ricevono il 65% di sovvenzione e rientrano del restante 35% gestendo le forniture dei servizi energetici per un periodo fino a 10 anni negli edifici su cui attuano gli interventi, accettando il rischio d'impresa;

Le sovvenzioni sono di efficientamento energetico che consentano di migliorare l’efficienza energetica almeno del 30%. I progetti devono riguardare edifici che non abbiano già beneficiato di sovvenzioni negli ultimi 5 anni e che abbiano un progetto di fattibilità tecnico-economica. Sono ammessi all’agevolazione i seguenti interventi di efficientamento energetico: cappotto termico, sostituzione di finestre e infissi, schermature solari, sostituzione dell’illuminazione con sistemi efficienti, building automation, impianti solari fotovoltaici, pompe di calore, solare termico, allaccio a sistemi di teleriscaldamento, microcogenerazione.

La sovvenzione ci sembra articolata in modo da fare un grande regalo alle Esco. Temiamo che alle amministrazioni pubbliche proprietarie delle case popolari verrà chiesto di fare da garante in caso di morosità degli inquilini, di fatto usandole per azzerare il rischio di impresa delle Esco. Insomma, il nostro giudizio politico sul provvedimento è critico. Ciononostante, è indubbio che l’edilizia popolare residenziale della Città di Asti abbia bisogno di risorse per le ristrutturazioni, basti pensare alle tante segnalazioni degli ultimi tempi che hanno messo in luce grandi criticità sia sulla disponibilità di case popolari - liste d'attesa interminabili - sia sulla necessità di restauro di una buona parte di essere. 

Nell'impossibilità per l'amministrazione pubblica di intervenire in maniera significativa tramite il bilancio ordinario, questo pacchetto di sovvenzioni, seppur criticabile sotto molti aspetti, sembra un’occasione da non perdere. Una logica riassumibile col detto piemontese “pitost che niente, mei pitost” costantemente messo in atto dalle amministrazioni locali. 

La differenza sostanziale però è che in questo caso non si tratta di “inventarsi” un intervento pur di rientrare nelle casistiche previste da un bando di finanziamento. 

In questo caso, al contrario, il finanziamento consentirebbe di mettere una pezza, seppur piccola, su una grande emergenza esistente fornendo un'abitazione più dignitosa a centinaia di nostri concittadini.

La presente, dunque, è per segnalare l'imminente uscita del decreto in oggetto e chiedere all'assessorato di muoversi fin da subito nell'individuazione dei lotti di edilizia più bisognosi e degli interventi da mettere in atto, nonché di sondare Esco e predisporre gare o manifestazioni di interesse a seconda della modalità più indicata. Data l’insufficienza delle risorse per coprire tutto il fabbisogno nazionale e le scadenze Pnrr, è molto probabile che i tempi siano brevi e la rapidità di esecuzione sia un fattore determinante per la buona riuscita del progetto. Consapevoli delle grandi professionalità presenti fra il personale dell’assessorato, rimaniamo a disposizione per ulteriori approfondimenti.


I consiglieri comunali 

Mauro Bosia e Vittoria Briccarello (Uniti si può)

Mario Malandrone (Ambiente asti)

Gianfranco Miroglio (Verdi)


 


 


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