A distanza di nove anni dall’ultima adunata in Piemonte, ad Asti nel 2016, il Piemonte ha risposto alla grande con la 96esima Adunata nazionale Alpini a Biella.
Con una giornata senza pioggia, la capitale della lana ha abbracciato con un calore ed un entusiasmo commoventi gli alpini che hanno sfilato sui suoi viali. Una sfilata scandita incessantemente dagli applausi e dai saluti affettuosi di migliaia di persone che per quasi dodici ore si sono assiepate dietro le transenne posizionate lungo gli oltre due km del percorso. Una conclusione festosa per una tre giorni di immersione totale nel mondo degli alpini.
Centinaia di migliaia di persone, calcolate oltre 400 mila presenze spalmate nei tre giorni, tra penne nere, familiari ed amici hanno invaso pacificamente tutto il Biellese e il territorio circostante alloggiando anche a decine di km di distanza.
“A mio avviso – ha commentato Fabrizio Pighin il presidente della Sezione Ana di Asti – è stata una delle adunate più belle alla quale ho partecipato.” E poi con un velo di commozione ha continuato: “Un grande ringraziamento a tutti gli Alpini del mio staff, agli oltre 450 che hanno partecipato con noi alla sfilata. A tutti i nostri amministratori del territorio e sindaci che sono venuti con noi, al generale Manzone ed al maresciallo del III Alpini che hanno onorato il nostro Vessillo. E mi fermo qui perché non vorrei dimenticare nessuno: ma ringrazio tutti, siete sta bravissimi”.
Ed effettivamente Asti è stata tra le Sezioni piemontesi più virtuose. Per gli amanti di numero 478 sono stati gli alpini presenti, due past presidente, il consiglio direttivo sezionale quasi al completo con il suo presidenti il vicario, due vice presidente, 18 consiglieri, 57 alfieri con il Gagliardetto dei Gruppi, accompagnati da una decina di madrine, una trentina di amministratori e sindaci del territorio astigiano. E il prossimo anno si passerà dalle montagne al mare: sarà infatti Genova ad organizzare per la sesta volta nella sua storia l’adunata degli Alpini.