Dal 30 maggio al 2 giugno, Piovà d'Asti sarà inebriata dal profumo della menta con la dodicesima edizione di “Profumata-menta”, la fiera regionale che rievoca un antico tentativo di coltivazione di questa erba aromatica nel territorio.
Domenica 1° giugno sarà il giorno clou della manifestazione. Il paese sarà animato dalla fiera della menta e dalle bancarelle del mercatino che invaderanno le vie. I visitatori potranno esplorare Piovà a bordo di un trenino o a dorso di pony, divertirsi con le giostre e assistere alle esibizioni di artisti di strada. Non mancheranno giochi, passeggiate, concerti, sfilate e l'apertura di musei, mostre e laboratori.
L'evento affonda le sue radici in un tentativo di coltivazione della menta piperita nel piovatese. Introdotta in Italia dall'Inghilterra nel 1850, questa pratica si diffuse nell'Alto Astigiano dopo la Seconda Guerra Mondiale, trovando a Piovà, specialmente nella frazione Gallareto, terreni particolarmente vocati. La coltivazione della menta piperita, sebbene semplice, richiedeva terreni fertili e ricchi di materia organica, oltre a una notevole quantità di manodopera, spesso affidata alle donne. Queste si occupavano della piantumazione in primavera, della sarchiatura per eliminare le erbe infestanti e mantenere l'umidità del suolo.
In estate, al momento della fioritura, la menta veniva raccolta in fasci e trasportata all'ingresso del paese, dove oggi sorge la Bocciofila. Qui si trovava un grande alambicco di proprietà della famiglia Robba e De Vecchi, utilizzato per la distillazione dell'essenza, destinata alla vendita nel paese di Pancalieri. All'epoca, questa attività rappresentava un'importante fonte di reddito per i produttori, poiché l'essenza trovava impiego in diversi settori come la confetteria, la liquoreria, la profumeria e la medicina. Un aneddoto curioso, raccontato dalle donne di Piovà, riguarda il riutilizzo dell'acqua di scarto della distillazione per la pulizia dei pavimenti, data la sua intensa profumazione.
L'alambicco, invece, era una vera attrazione per bambini e ragazzi, affascinati dalla trasformazione delle piantine e dal profumo intenso che emanava. Anche se la coltivazione fu in seguito abbandonata a causa di annate sfavorevoli, la menta ha continuato a crescere spontaneamente nel territorio. Dal 2012, l'amministrazione locale ha deciso di riscoprire e celebrare questa antica tradizione, promuovendo nuovamente la coltivazione e l'utilizzo di questa preziosa erba medicinale.
Le giornate di venerdì 31 maggio e sabato primo giugno faranno da preludio alla fiera, con l'inaugurazione di nuovi spazi espositivi, l'apertura della rassegna teatrale dialettale e diversi eventi collaterali, tra cui un mojito party e un DJ set con la partecipazione di Maurizio Benedetta, noto DJ dell'Ultimo Impero di Airasca (TO), storico tempio della musica progressive.
Lunedì 2 si concluderanno i festeggiamenti con una passeggiata e la possibilità di visitare ancora gli spazi espositivi e le mostre allestite per l'occasione.