"È una decisione che lascia senza parole. Mentre si parla di grandi opere, si dimenticano le strade che ogni giorno percorrono milioni di piemontesi". Chiara Gribaudo, vicepresidente del Pd, non usa mezzi termini per commentare il taglio di 385 milioni ai fondi per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali deciso dal ministro Salvini.
"I numeri fanno impressione - spiega - Solo in Piemonte la provincia di Cuneo, una delle più estese d'Italia, vedrà i suoi fondi crollare da 10 a 3 milioni; Torino perde oltre 10 milioni, fermandosi a 4,5; Alessandria e Asti dovranno accontentarsi rispettivamente di 1,7 e 1 milione"
"Pensiamo alle nostre valli, alle strade di montagna già oggi in condizioni precarie - continua Gribaudo - Come faranno i sindaci a garantire la sicurezza con questi tagli? Eppure il ministro non ha esitato a trovare miliardi per il Ponte sullo Stretto".
La rabbia dei territori
L'ex sindaca di Cuneo non nasconde la sua preoccupazione: "Qui non si tratta di politica, ma di buon senso. Tagliare del 70% i fondi per la manutenzione significa condannare intere aree all'isolamento. E non parliamo solo di comodità: alcune di queste strade sono vie di soccorso essenziali".
L'appello è rivolto soprattutto agli amministratori locali di centrodestra: "Spero che trovino il coraggio di dire basta. La sicurezza stradale non ha colore politico. Se continuiamo così, tra due anni ci troveremo con un patrimonio viario al collasso".
Tra buche, dissesti idrogeologici e ponti che necessitano interventi urgenti, la situazione rischia di diventare insostenibile secondo l'esponente Dem "Le imprese locali già soffrono - conclude Gribaudo - e ora dovranno fare i conti con strade sempre più dissestate. È l'ultimo colpo a territori che chiedono solo di non essere dimenticati".













