Da giugno ad agosto prossimi, l'Astigiano scommette sul tartufo nero con quattro importanti manifestazioni tematiche, messe a sistema per rafforzare l'offerta turistica territoriale, affiancando la consolidata tradizione del tartufo bianco. Fiere, in ordine cronologico, a Castagnole delle Lanze, Moncalvo, Canelli e Cortazzone, tra mostre mercato, incontri e laboratori, passeggiate di cerca, arte, musica, buon mangiare profumato di boschi e gran bere nella varietà di vini tipici di quattro luoghi da favola del Nord Astigiano. Evento diffuso nel tempo e nei luoghi che è signora occasione per scoprire le bellezze architettoniche e paesaggistiche dei paesi che lo ospitano. Nel testo dei suggerimenti a seguire ho inserito un refuso, nell’obiettivo di incentivare la lettura, fino in fondo. Terza manche di Caccia al refuso, con in premio un articolo personalizzato per il primo a trovarlo.
L’itinerario tra fiere e borghi dell’Astigiano, alla cerca del nero, comincia il 20, 21 e 22 giugno a Castagnole delle Lanze con “Nero Sublime”, rassegna con mercato del tartufo, attività didattiche ed esperienziali, musica, arte, cibi e vini. Evento diffuso tra le vie del centro storico dove, tra il tanto proposto, non mi perderei le due cene in programma: venerdì, a più mani nel rinnovato belvedere, e sabato, sensoriale, a cura dello chef Diego Bongiovanni. E poi fatevi conquistare dal posto, scrigno pieno di tesori, tra stradine pavimentate in ciottoli di fiume, palazzi storici e la torre panoramica immersa nel verde del parco comunale. Arte e storia incrociano ad ogni angolo le meglio tradizioni locali, con portici color del vino ad esaltare antichi edifici, dalla piacevole parrocchiale barocca di San Pietro in Vincoli, eretta nel 1681, alla Torre che il Conte Ballada di Saint Robert fece costruire nell’Ottocento, quale punto di osservazione per i suoi studi astronomici.
Domenica 29 giugno tocca a Moncalvo, ufficialmente la città più piccola d’Italia. Gioiello dell’Astigiano al confine con la provincia di Alessandria, esprime il suo meglio nelle due grandi piazze contigue che ne caratterizzano il centro: piazza Carlo Alberto e Piazza Garibaldi. La prima circondata da lunghi portici che celano quelle che un tempo erano le mura del Castello di Moncalvo, di cui rimangono ancora gli scenografici torrioni. Portici che ospiteranno le bancarelle dei tartufai prima del sontuoso pranzo dell’Associazione Italiana Cuochi Itineranti, tra carne cruda di Fassona, robiola, risotto al Castelmagno, uovo al tegamino, gelato alla crema, tutti serviti con lamelle di tartufo nero. In piazza Garibaldi, più raccolta, si trova il Teatro Civico e, a due passi, il Museo Civico, ospitato in un’ala dell’antico convento delle Ossoline, fatto costruire da Guglielmo Caccia nel 1625. Il museo custodisce la collezione di Franco Montanari, raffinato uomo di cultura, originario di Moncalvo, e diplomatico che nel 1943 fu artefice della trattativa segreta d’armistizio con le forze anglo-americane. Preziosa raccolta di opere di artisti del Novecento, tra i quali Guttuso, de Chirico e Chagall.
A seguire, ma avremo altre occasioni per parlarne, fiera a Canelli, il 12 e 13 luglio, per emozionarsi con la magica abbinata di piatti profumati al nero e selezioni di bollicine, e il 22, 23 e 24 agosto a Cortazzone, per la quattordicesima “Sagra della tagliatella al tartufo nero”.