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Attualità | 10 giugno 2025, 14:56

Consiglio Comunale di Asti: Rasero difende i rapporti con la Cina e chiude sulla cittadinanza a Mussolini

Il sindaco replica: "13 viaggi senza costi per il Comune. Probabilmente sono stato interrogato da un agente della Cia in merito". L'assessore Morra annuncia progetti per i campetti sportivi

Foto d'archivio (Merhefoto)

Foto d'archivio (Merhefoto)

Il Consiglio Comunale di Asti di ieri sera ha visto il sindaco Maurizio Rasero rispondere a diverse interpellanze, con particolare focus sui rapporti con la Cina e sulla questione della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, mentre l'assessore Stefania Morra ha fatto il punto sui progetti per le piattaforme sportive.

La questione Mussolini: "Partita chiusa"

Sulla revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, conferita negli anni '30, il sindaco Rasero ha ribadito con fermezza la sua posizione: “Non ho bisogno di un gesto simbolico per dire chi sono”, ha affermato con fermezza il sindaco di Asti. Una questione ciclica, che – come lui stesso ha sottolineato – torna regolarmente a far capolino nell’aula, nonostante sia stata già affrontata più volte in passato.

Il primo cittadino ha ribadito con chiarezza il suo pensiero: “Non ho niente a che fare con quel regime che sotto molti punti di vista disprezzo”, definendo il fascismo come “una delle catastrofi più grandi di questo paese”. Non sono mancati riferimenti al dramma delle leggi razziali, “che da sole cancellano tutto il resto”, e al coinvolgimento dei consigli comunali dell’epoca che “all’unanimità approvarono la cittadinanza a Mussolini, in un clima in cui forse non era neanche possibile opporsi”.

Per il sindaco, oggi non avrebbe senso revocare un’onorificenza a una persona deceduta da decenni. Sarebbe, dice, “un gesto che non serve, che non cambia nulla e che forse nemmeno si può fare”. Ciò che conta è l’impegno quotidiano, come sottolineato dai suoi interventi durante le commemorazioni del 25 aprile, che ha detto di vivere “col cuore”, anche per la storia partigiana della sua famiglia.

L’intervento di Malandrone: “È una questione simbolica, ma importante”

Il consigliere Mario Malandrone ha risposto con toni misurati ma decisi. Ha riconosciuto la coerenza del sindaco nel condannare il fascismo e ha espresso apprezzamento per iniziative importanti come quelle legate alle pietre d’inciampo e ai progetti educativi nelle scuole. “Questo è antifascismo, anche se lui probabilmente non lo chiama così”, ha dichiarato.

Ma, ha aggiunto, “avremmo potuto scrivere due righe per revocare quella cittadinanza. Sarebbe stato un segnale chiaro”. Richiamando l’esempio del comune di Salò, Malandrone ha evidenziato come altrove si sia scelto di agire in modo diretto, senza giri di parole. Secondo lui, la questione resta attuale: “Non è vero che tutto è passato. C’è ancora una continuità culturale, e in certi ambienti il fascismo non è mai stato completamente archiviato”.

Cina: 13 viaggi e 700 delegati ricevuti

Il capitolo più corposo dell'intervento del sindaco ha riguardato il bilancio dei rapporti con la Cina. Rasero ha precisato di aver effettuato "13 viaggi" in totale, visitando "13 province e più di 60 città", mentre Asti ha ricevuto "circa 70 delegazioni provenienti da tutta la Cina", per un totale di "quasi 700 persone che hanno almeno dormito ad Asti una notte".

Il sindaco ha garantito che "tutta questa attività non è mai costata nulla all'amministrazione comunale", spiegando che i costi sono stati sostenuti dai partecipanti o dalle controparti cinesi. Per i doni di rappresentanza, l'amministrazione ha organizzato un bando pubblico con aziende locali che forniscono gratuitamente prodotti tipici (Barbera, Asti spumante, amaretti, cioccolatini).

L'incontro con l'agente CIA

Un passaggio particolare dell'intervento ha riguardato un incontro con rappresentanti americani. Rasero ha raccontato di aver ricevuto "tre americani, con il console economico americano appena arrivato", ma per un errore di agenda si aspettava il console cinese. "Di quei tre uno era sicuramente un uomo della CIA", ha rivelato il sindaco, spiegando che "per un'ora e mezza mi ha fatto domande sul perché riceviamo tutti questi cinesi, cosa vado a fare io in Cina".

Per rassicurare gli interlocutori americani, Rasero ha mostrato lettere arrivate dal Texas per due aziende del territorio, una delle quali rischiava la chiusura se non avesse ottenuto l'autorizzazione ad ampliarsi entro nove mesi. "Alcune centinaia di dipendenti si sono salvati", ha precisato il sindaco.

Il sindaco ha evidenziato i benefici pratici di questi rapporti: medici dell'ospedale di Asti hanno potuto operare gratuitamente per tre settimane all'ospedale di Chengdu "con il robot e nuove tecnologie", mentre le scuole astigiane hanno organizzato "la delegazione più grossa dopo quella di Mattarella e Meloni" nell'ultimo viaggio a Wuhan con oltre 40 partecipanti.

"Oggi pomeriggio è passata una delegazione, è stata qui 45 minuti", ha aggiunto Rasero, spiegando che Asti è ormai diventata una tappa obbligata: "Nel loro Google viene fuori Asti, quindi è diventato un must - chi viene in Italia vuole passare ad Asti".

Progetti per lo sport

L'assessore Stefania Morra ha risposto alle interpellanze sui campetti sportivi tra via Mattarella e via Casalegno, annunciando che "sono stati già presentati dei progetti" da parte di due associazioni sportive che avevano risposto al bando dello scorso anno. L'intervento prevede la realizzazione di campi da calcio a 5, basket e tennis, con la possibilità di recuperare anche un campo da bocce e installare panchine nell'area.

Il sindaco ha poi  la nomina di Giovanni Tasso nel consiglio direttivo della banda musicale Gotti, dopo quattro bandi andati deserti.

Alessandro Franco


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