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Eventi | 10 giugno 2025, 19:00

Villanova d’Asti, un evento che unisce l’arte e il ricordo del disastro atomico che ha colpito Nagasaki, ma non solo

“Un’occasione per riflettere su come vada sempre contrastato ogni terrorismo, fondamentalismo, reazioni sproporzionate, l’occupazione illegale di territori di un’altra Nazione e il disprezzo della vita umana” Roberto Peretti, sindaco di Villanova d’Asti

Villanova d’Asti, un evento che unisce l’arte e il ricordo del disastro atomico che ha colpito Nagasaki, ma non solo

Dall'11 al 15 giugno il Comune di Villanova d’Asti e l’associazione Camminare Lentamente propongono “Kaki Tree Europe- Una piccola pianta per un grande progetto”. Si tratta di un’iniziativa che unisce l’arte, il ricordo e la salvaguardia di testimonianze legate al disastro atomico che ha colpito la città di Nagasaki.

Si comincerà con l’inaugurazione, l’11 giugno alle 18.30, della mostra “Artisti per la Pace” presso la Confraternita dell’Annunziata, “Batú” in via Tommaso Villa 2, che sarà aperta fino al 15 giugno dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20. All’interno saranno esposte le opere degli artisti: Aru, lachetti, Miroglio, Monaca, Odorizio, Porro, Rasini, Scaroni, Tessiore. Durante l’evento verranno letti alcuni brani in ricordo del disastro atomico del 1945.

Il 13 giugno, sempre in via Tommaso Villa 2, alle 18.30 si terrà, poi, la presentazione del progetto e la consegna della piantina di cachi che verrà piantata in paese, da parte del rappresentante di Kaki Tree for Europe alla presenza delle autorità.

La piantina, quest’autunno, verrà messa a dimora nel cortile delle scuole elementari per ricordarci che la pace è il bene supremo e le bombe la sconfitta dell’umanità” spiegano gli esponenti dell’associazione e del Comune.

La storia vuole che una pianta di cachi superasse la violenza dell’uomo e, dopo qualche anno dalla distruzione della città di Nagasaki e centinaia di migliaia di morti civili letteralmente polverizzati, venisse ritrovata tra i resti radioattivi.

Nel 1994, poi, Masayuki Ebinuma, un arboricoltore residente a Nagasaki, iniziò a curare il fragile albero di kaki e riuscì a farlo riprendere fino al punto da ottenere delle pianticelle di “seconda generazione”.

Un’associazione giapponese ha pensato di fare crescere e regalare i piantini, come simbolo di pace e ricordo dei morti della bomba atomica, unico caso nella storia in cui sono stati usati ordigni così potenti su civili.

Kaki Tree Europe di Brescia https://www.kakitree-europe.eu/ si è occupata di consegnare, negli anni, decine di piante in tutta Europa.

L'associazione Camminare lentamente nella persona del presidente Paolo Tessiore, da sempre impegnato nel camminare nella natura con uno sguardo al sociale e alle interconnessioni tra il "mondo" umano e la natura, si è incontrato con i soci di Kaki Tree Europe, che da anni promuove la conoscenza del disastro nucleare. Le due associazioni hanno deciso di piantare anche a Villanova d’Asti le radici e ricordare con questo evento sia ciò che accadde 80 anni fa, sia eventi più attuali.

La mostra "Arte per la Pace" vuole essere, infatti, un ricordo e un monito in questi tempi di incertezza e folle riarmo.

Di occasioni per aiutare e aiutarci è pieno il mondo. Internet è una vetrina, bisogna scegliere l'oggetto che si vuole e che va meglio per le finalità che ci poniamo. Camminare Lentamente, fin dalla sua nascita, si è impegnata per unire le persone. La pace, la natura e il camminare sono la migliore sintesi della nostra vita” spiega l’associazione.

Anche il sindaco di Villanova d’Asti, Roberto Peretti, ha voluto esprimersi, riprendendo le parole dette durante il consiglio comunale svoltosi il 9 giugno: “Questa è un’occasione per riflettere su come vada sempre contrastato ogni terrorismo, ogni fondamentalismo, le reazioni sproporzionate, l’occupazione illegale di territori di un’altra Nazione ed il disprezzo della vita umana- espone il primo cittadino- vuole essere anche una ferma condanna dell’attacco disumano e sanguinario del 7 ottobre 2023 di Hamas, che ha causato una strage di 859 civili israeliani trucidati, oltre a 278 soldati e 57 membri delle forze dell’ordine israeliane massacrate, e una ferma condanna del governo israeliano che riduce alla fame un intero popolo, lo priva di cure mediche e lo bombarda in modo indiscriminato. Ci sono oltre 54.000 morti, una strage di tantissimi innocenti inermi. Hamas liberi tutti gli ostaggi ed il governo israeliano renda accessibili i territori della Striscia di Gaza agli aiuti degli organismi internazionali. Israele ha il diritto di esistere ed il popolo palestinese ha il diritto di vivere libero in un suo stato”.

Francesca Mezzogori

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