Oggi, sabato 5 luglio, il centro di Asti si risveglia sotto i riflettori della stagione dei saldi estivi. A sancirne l’inizio è stato il Comune, che ha ufficializzato: da sabato 5 luglio a sabato 30 agosto 2025 i negozi astigiani potranno proporre sconti su capi e articoli della stagione estiva.
Normativa in evidenza: trasparenza e limiti
La Regione Piemonte ha confermato la finestra degli otto settimane, non necessariamente consecutive, ma strettamente tra il 5 luglio e il 30 agosto . Secondo la legge regionale, nei 30 giorni precedenti all’avvio, è vietata qualsiasi promozione su abiti e accessori estivi, per garantire equità e trasparenza .
Cartellini e affissioni devono riportare in modo chiaro: prezzo originario, percentuale di sconto e prezzo finale. L’obiettivo è assicurare al consumatore una visione cristallina del risparmio realizzato .
Tra le vetrine astigiane
Dalle vie centrali fino alla galassia dei centri commerciali periferici, oggi comincia una vera e propria caccia alle occasioni. I negozi si preparano con vetrine rinnovate e promozioni calibrate: sconti iniziali intorno al 30–50 % su capi leggeri, costumi, sandali, t‑shirt estive .
Gli imprenditori puntano a liberare magazzino, alleggerendo l’intero assortimento stagionale. Chi opera con flessibilità potrebbe anche distribuire le vendite in più fasi all’interno delle otto settimane, pur entro il vincolo temporale legale .
Diritti in primo piano
Chi acquista durante i saldi mantiene tutti i diritti previsti dal Codice del Consumo: in caso di prodotti difettosi o non conformi c’è diritto alla riparazione, sostituzione o rimborso . I negozi sono inoltre obbligati ad accettare pagamenti elettronici, senza eccezioni, garantendo sicurezza nelle operazioni.
Un’occasione da vivere con strategia
Per chi approccia lo shopping con un occhio attento e un pizzico di furbizia, i primi giorni sono il momento migliore: selezione più ampia e sconti più marcati. Meglio verificare le condizioni di reso e conservare sempre lo scontrino. E se preferite provare prima di acquistare, molti negozi consentono, pur non essendovi obbligo legale.