Le nuove linee guida del Ministero della Salute sul controllo di STEC nel latte crudo stanno sollevando forte preoccupazione nel comparto caseario piemontese.
A lanciare l'allarme sono i consiglieri regionali della Lega Fabio Carosso e Marco Protopapa, che annunciano un'interrogazione alla Giunta regionale per tutelare i piccoli produttori di eccellenze casearie del territorio.
Un documento che rischia di cambiare tutto
La circolare del Ministero della Salute dell'8 luglio introduce nuovi paletti che, secondo i due esponenti leghisti, "rischiano di essere un boomerang per il comparto caseario del Piemonte, fiore all'occhiello del nostro territorio".
Pur riconoscendo che "tutelare la salute dei consumatori è prioritario", Carosso e Protopapa sottolineano come le nuove regole sottopongano "il settore delle produzioni artigianali a latte crudo a regole che rischiano di mettere in ginocchio il comparto".
I rischi per le piccole aziende
Le preoccupazioni degli operatori del settore non si limitano al solo "obbligo implicito della pastorizzazione del latte", ma si estendono a un complesso sistema di analisi e controlli che risulterebbe "economicamente insostenibile per molte piccole aziende e consorzi". Questo aspetto economico rappresenta il vero nodo critico per un settore caratterizzato da realtà produttive di piccole e medie dimensioni.
La battaglia per il Made in Italy
I due consiglieri regionali inquadrano la questione in un contesto più ampio di tutela delle eccellenze italiane: "La tutela del Made in Italy è sempre stato uno dei nostri principali obiettivi e molte sono state le battaglie condotte fino a oggi, anche a Bruxelles, per preservare la nostra unicità dalle minacce di iniziative che vanno nella direzione opposta alla valorizzazione di eccellenze conosciute e apprezzate in tutto il mondo".
Il rischio paventato è quello di un effetto domino devastante: "Da un documento tecnico potrebbero scaturire conseguenze pesantissime per i produttori caseari con l'espulsione dal mercato di centinaia di aziende agricole piemontesi".
L'intervento richiesto alla Regione
Per far fronte a questa situazione, Carosso e Protopapa hanno annunciato che "presenteremo un'interrogazione per sollecitare la Giunta regionale del Piemonte ad intraprendere tutte le azioni necessarie per tutelare la filiera casearia piemontese".
L'iniziativa legislativa punta a mobilitare le istituzioni regionali affinché si facciano portavoce delle istanze del territorio presso il Governo centrale, cercando di trovare un equilibrio tra le esigenze di sicurezza alimentare e la salvaguardia di un comparto economico strategico per il Piemonte.
Il settore caseario rappresenta infatti una componente fondamentale dell'economia agricola piemontese, con prodotti di eccellenza che hanno conquistato mercati nazionali e internazionali. La tradizione della lavorazione del latte crudo è parte integrante del patrimonio agroalimentare regionale, con tecniche tramandate di generazione in generazione che conferiscono ai formaggi piemontesi caratteristiche organolettiche uniche.