Domenica 27 luglio, Villafranca festeggia il primo anno dall’inaugurazione del Parco delle Verne, un’area verde multifunzionale, frutto di un lungo progetto di recupero e rigenerazione urbana.
"Il bilancio - sottolinea il sindaco Anna Macchia - è positivo: molti gli utenti che lo frequentano e utilizzano i servizi messi a disposizione: dagli impianti sportivi ai giochi per bambini, dal percorso a piedi nudi all'area chaise longue per leggere o riposare. Arrivano dal paese, ma anche da dentro e fuori la Valtriversa: la curiosità e l'opportunità di usare piattaforme sportive, che non si trovano altrove, guidano le presenze delle persone, adolescenti o anziane che siano".
Il parco è diventato un grande polmone naturale di ventimila metri quadri situato al margine del centro storico, luogo per camminate, momenti ricreativi, gioco e per il ristoro, anche attraverso la zona barbecue e il chiosco attrezzato di tavoli e panche.
"Al Parco - ricorda Macchia - abbiamo sistemato una delle undici grandi sculture di 'Fossili come Arte - Arte come Fossili' che raccontano la storia del Mare Padano e del Villafranchiano: sotto gli alberi trovi la macaca, i cui resti fossili sono stati scoperti nell'ex cava Rdb. Poco prima dell'ingresso dell'area verde i visitatori sono invece accolti dal cipresso calvo, già presente in questi luoghi milioni di anni fa. Sotto le opere di Giorgia Sanlorenzo si scopre l'origine del territorio e si fa tesoro delle conoscenze apprese: non si è svolto a caso il progetto che, qualche mese fa, ha coinvolto i bambini della primaria sotto la regia di Comune, Parco Paleontologico Astigiano e Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano".
Nel periodo estivo, l’accesso al parco è possibile dalle 9 alle 22, per tutta la settimana. Inoltre, la manutenzione resta sempre attiva e garantita, grazie a un addetto, aiutato anche da un supporto speciale: alcune caprette che brucano l'erba, richiamo irresistibile per i bambini.
Nel frattempo, il Comune sta pensando a nuovi interventi di miglioramento dell’area: "Il percorso tattile, che si percorre a piedi nudi - conclude il sindaco Macchia - ha bisogno di essere integrato con quello odoroso, attraverso l'utilizzo delle erbe officinali. Per altri lavori che richiedono risorse importanti, come l'illuminazione interna che non sia quella garantita dall'area chiosco, valuteremo la partecipazione a specifici bandi. Il discorso è in divenire: per ora grazie a tutti coloro che hanno apprezzato il progetto delle Verne e che frequentando il Parco lo rendono vivo".