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Attualità | 02 settembre 2025, 17:00

Asti. Appello alla Regione Piemonte per la missione Freedom Flotilla

I consiglieri Briccarello e Bosia chiedono al presidente Cirio un impegno politico per sostenere la missione umanitaria diretta a Gaza e per garantire la sicurezza degli attivisti a bordo

ph. Freedom Flotilla

ph. Freedom Flotilla

I consiglieri di Uniti Si Può, Vittoria Briccarello e Mauro Bosia, hanno inviato una lettera al presidente Alberto Cirio e alla Regione Piemonte per sollecitare un impegno politico a sostegno della missione umanitaria Freedom Flotilla, attualmente in viaggio per portare aiuti umanitari alla popolazione palestinese di Gaza.

“Questa missione, pacifica e legittima, è sostenuta da realtà civili e politiche di tutto il mondo, compresa la Casa del Popolo di Asti, che ha contribuito con altre realtà quali Non Una Di Meno alla raccolta fondi e viveri destinati alla popolazione gazawi, raccolta che testimonia quanto il territorio sia sensibile alla tematica - scrivono i consiglieri astigiani - A bordo della Flotilla sono presenti anche attiviste e attivisti che sono molto legati alla nostra realtà astigiana, tra cui la parlamentare europea Benedetta Scuderi, a testimonianza dell’impegno diretto della nostra comunità locale”.

Preoccupati da una possibile reazione da parte di Israele per ostacolare o reprimere la missione, i consiglieri chiedono che la Regione: si esponga pubblicamente, esprimendo il proprio sostegno alla missione, riconoscendone il valore civile e pacifico; condanni qualsiasi tentativo di criminalizzazione o accusa infondata di terrorismo nei confronti delle persone coinvolte, molte delle quali impegnate attivamente nella politica e nel volontariato a livello locale, nazionale ed europeo; si attivi presso il Governo nazionale e le istituzioni europee affinché venga garantita l'incolumità delle persone a bordo e il libero passaggio della Flotilla in acque internazionali, nel rispetto del diritto umanitario. 

Infine, Briccarello e Bosia hanno ricordato la lunga tradizione di solidarietà del Piemonte, già impegnato in cooperazione internazionale e difesa dei diritti umani. Per questi motivi, si ritiene importante che “la Regione, nelle sue massime rappresentanze istituzionali, faccia sentire la propria voce, anche a tutela dei suoi stessi cittadini impegnati in questa importante azione umanitaria”.

Redazione


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