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Attualità | 03 ottobre 2025, 06:37

Asti si ferma per Gaza e la flotilla: oggi sciopero e corteo in città. Ieri sera commovente veglia agli ospedali di Asti e Nizza per ricordare i 1700 sanitari uccisi a Gaza [FOTO E VIDEO]

L'appuntamento mattutino rappresenterà il culmine del percorso di solidarietà. Studenti in piazza dalle 8, il corteo si muoverà alle 10. Arrivo in piazza San Secondo alle 11.30

Si commemorano i sanitari morti a Gaza (MerfePhoto)

Si commemorano i sanitari morti a Gaza (MerfePhoto)

Questa mattina anche Asti, così come moltissime altre città italiane, si fermerà. Le strade saranno attraversate da un corteo in occasione dello sciopero generale proclamato su scala nazionale da Cgil e sindacati di base (Usb, Si Cobas e altri) per protestare contro la guerra a Gaza e manifestare solidarietà al popolo palestinese e agli attivisti della flottilla. 

Non ci sarà la precettazione dopo la delibera della Commissione che aveva dichiarato lo sciopero illegittimo. La protesta è confermata ma sono in arrivo multe più severe per “chi non rispetta le regole”. Lo ha annunciato Matteo Salvini nell’informativa illustrata ieri  in Cdm..

Presidio e corteo per l'ospedale 

Ieri, dopo il partecipato presidio in piazza San Secondo (QUI L'ARTICOLO), il corteo, con alcune fermate di sensibilizzazione, si è recato verso l'ospedale di Asti per una toccante veglia durante la quale sono stati letti i nomi dei circa 1.700 operatori sanitari morti a Gaza. Veglia di commemorazione anche a Nizza Monferrato.

Presidio a Nizza 

A Nizza anche le istituzioni

La partecipazione al flash mob da parte della comunità  sud astigiana è stata significativa: centinaia di persone si sono radunate davanti al presidio sanitario Santo Spirito di piazza Garibaldi, portando con sé torce, lampade e flash, per illuminare simbolicamente la notte della Striscia di Gaza.

Se fossi a Gaza sarei considerato un terrorista – ha letto il vicesindaco e medico canellese Mauro Stroppiana –. Questa sera siamo davanti a questo ospedale, insieme a colleghe e colleghi in tutta Italia. Dico grazie alla Global Sumud Flotilla, capace di mettere a nudo le ipocrisie dei governi, incluso il nostro, che continuano a sostenere i crimini di Israele”.

Da qui è nato un discorso in difesa della vita delle persone, la cui salvaguardia è stata definita il dovere più grande: “Noi non accettiamo di normalizzare un genocidio – ha proseguito Stroppiana –. Illumineremo questa notte, la notte della Palestina, e porteremo tutti loro con noi”.

Dopo l’intervento, la serata è proseguita con la lettura dei nomi, aperta dal sindaco Simone Nosenzo e dalla consigliera Laura Grasso, poi continuata in una staffetta che ha coinvolto diversi volti della comunità. Una comunità che ha scelto di unirsi agli oltre 180 ospedali in tutta Italia.

Anche Asti non è mancata all’appello: dopo il presidio molto partecipato in piazza San Secondo delle 18, altrettanto sentito è stato il flash mob all’ospedale Cardinal Massaia con torce, candele e fiaccole. A differenza del Santo Spirito, però, non sono intervenuti membri della Giunta.

Come sanitarie e sanitari, sappiamo che non esiste neutralità davanti alla distruzione deliberata di ospedali e vite. Difendere la salute significa difendere l’umanità” recitava il testo introduttivo. Un’idea condivisa non solo da dipendenti ospedalieri, ma anche da numerosi cittadini: ragazzi, adulti e bambini. Molti di loro – compresi i più piccoli – hanno partecipato leggendo i nomi dei sanitari palestinesi deceduti.

Un segnale forte, in unione con le grandi piazze d’Italia riempite da persone che protestano contro il massacro in atto, contro il blocco navale che ha fermato la Flotilla e, soprattutto, a favore della pace. Una voce che continua a levarsi per una Palestina che non merita silenzio.

Lo sciopero di oggi

L'evento di oggi è il culmine di un'escalation di iniziative iniziata mercoledì sera. La prima, immediata reazione alla notizia del blocco della Flotilla da parte dell'esercito israeliano è stata un presidio improvvisato sotto la Prefettura. È stato in quell'occasione che il segretario della Cgil di Asti, Luca Quagliotti, ha sottolineato il carattere spontaneo della risposta cittadina: "Questa è una reazione immediata, organizzata in cinque minuti. Ma non ci fermiamo qui", ha dichiarato. Aggiungendo: "Non è più tempo di stare a casa. Quello che succede a Gaza è sotto gli occhi di tutti: non si può restare indifferenti al massacro", definendo la protesta una questione umanitaria che travalica gli schieramenti politici.

Il corteo

Il programma di oggi, venerdì 3 ottobre, prevede il primo ritrovo alle 8 in piazza Roma per gli studenti. Il concentramento principale è fissato per le 9 sotto la Prefettura, da dove alle 10 partirà il corteo. Il percorso si snoderà lungo piazza Alfieri, corso Einaudi; corso Matteotti, rotonda della Saclà, via Grassi, via Enrico Toti, piazza San Giuseppe, via XX Settembre, via Brofferio, via Cavour, piazzetta San Paolo, piazza Statuto, piazza San Secondo (arrivo in piazza previsto alle 11.15). Il corteo sarà aperto dal Camper della CGIL di Asti e chiuso da un furgone degli altri partecipanti.

Francesco Rosso - Giulia Frontino

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