Asti non ha aspettato. Non appena sono arrivate le prime notizie sul blocco della Flotilla nelle acque israeliane, attivisti e simpatizzanti della rete Asti per la Palestina si sono radunate sotto la Prefettura, dando vita a un presidio convocato in pochissimi minuti. Una risposta rapida, che segna l’inizio di una serie di mobilitazioni già programmate per i prossimi giorni.
Quagliotti: "Non si può restare indifferenti al massacro"
Il segretario della Cgil di Asti Luca Quagliotti ha sottolineato il carattere spontaneo dell’iniziativa: "Questa è una reazione immediata. Devo dire che Asti ha risposto bene, tenendo conto che l’abbiamo organizzata in cinque minuti, senza nulla di preordinato. Ma non ci fermiamo qui: da domani partirà un percorso più strutturato, con iniziative diffuse sul territorio".
Il sindacalista ha ribadito il senso di urgenza: "Non è più tempo di stare a casa. Quello che succede a Gaza è ormai sotto gli occhi di tutti: non si può restare indifferenti al massacro di donne, bambini e uomini che nulla hanno a che fare col terrorismo, ma che hanno avuto la sola ‘colpa’ di nascere dalla parte sbagliata del mondo".
Unità sindacale e politica
Interpellato sulla frammentazione sindacale (venerdì lo sciopero è stato indetto da Cgil e Cobas di base ndr) , Quagliotti ha osservato: "Io penso che sì, ci sarebbe bisogno di una maggiore unità. Non entro in casa d’altri, ma sono convinto che tanti iscritti e tante iscritte di quelle organizzazioni saranno comunque in piazza con noi. Questa non è una battaglia né di destra né di sinistra, ma una questione umanitaria. Forse sarebbe opportuno comportarsi come con l’Ucraina, quando siamo scesi tutti insieme in piazza".
A chi chiedeva un commento alle parole di Matteo Salvini, che nel pomeriggio ha dichiarato che non tollererà il blocco del Paese in occasione dello sciopero generale di venerdì, Quagliotti ha risposto con ironia: "Bisognerebbe capire cosa dirà alle 21:30 o alle 22, visto che cambia idea ogni quarto d’ora. Noi rispettiamo la legge, se la rispetta anche lui. Non è accettabile condannare un intero movimento per colpa di poche persone che scelgono la violenza, che noi non condividiamo".
Il programma delle iniziative
Il calendario delle prossime giornate è già fissato.
Giovedì 2 ottobre, ore 18.30: presidio in piazza San Secondo ad Asti con assemblea pubblica.
Giovedì 2 ottobre, ore 21: veglia davanti all’ospedale Cardinal Massaia di Asti e all’ospedale di Nizza Monferrato, con la lettura dei nomi dei 1.600 operatori sanitari morti a Gaza.
Venerdì 3 ottobre: sciopero generale proclamato da Cgil e sindacati di base (Usb, Si Cobas e altri).
- 8: concentramento studenti in piazza Roma.
- 9: ritrovo dei lavoratori in piazza Alfieri, uniti poi agli studenti.
- 10: partenza del corteo cittadino.
Un calendario che, come ha sottolineato Quagliotti, vuole dare continuità alla prima mobilitazione: "Questo è solo l’inizio. Saranno giorni caldi, e invitiamo tutte e tutti a partecipare. Perché non è più il tempo del silenzio".