È stata una votazione da ricordare quella che, al termine di una seduta carica di tensione, ha portato all’elezione di Giuseppe Vertucci come nuovo Capitano del Palio di Asti per il 2026. Una scelta maturata dopo una sequenza di scrutini che ha tenuto con il fiato sospeso l’intero Consiglio del Palio, riunito a Palazzo Mandela.
Il primo verdetto, un perfetto equilibrio
La serata è partita con un risultato che più in bilico non si poteva: 7 voti per Davide Argenta, 7 per il capitano uscente Gianbattista Filippone e 7 per il cavaliere Giuseppe Vertucci, accompagnati da una scheda bianca e una nulla. Uno stallo totale, che ha reso immediato il ricorso alla seconda votazione.

Il secondo scrutinio e il primo scarto
Alla nuova chiamata, l’assemblea ha cominciato a sbilanciarsi: Argenta è rimasto a quota 7, Filippone pure, mentre Vertucci ha messo la testa avanti con 8 voti, affiancati da un’ulteriore scheda bianca. A quel punto il regolamento ha imposto il ballottaggio, ma non tra i primi due: la votazione intermedia ha visto Argenta salire a 9 preferenze, Filippone a 10, con quattro schede bianche a completare il quadro.
La scelta finale
E così si è arrivati al ballottaggio decisivo tra Filippone e Vertucci. Una sfida tesa, silenziosa, quasi sospesa. Lo spoglio ha parlato chiaro: Filippone si è fermato a otto voti, due le bianche e Giuseppe Vertucci ha vinto con tredici voti. Un distacco netto che ha consacrato il cavaliere a nuovo Capitano del Palio 2026, al termine di una delle elezioni più combattute degli ultimi anni.

"Un incarico in cui credo profondamente”
Pochi minuti dopo la sua elezione, Giuseppe Vertucci ha voluto affidare al Consiglio del Palio e alla città le sue prime impressioni, lasciando trasparire emozione, consapevolezza e un forte senso di responsabilità. “Sono onorato di assumere questo incarico importante nel quale credo”, ha detto, sottolineando come il nuovo ruolo rappresenti per lui una tappa significativa del proprio percorso. Vertucci ha poi voluto mettere a fuoco la direzione del suo mandato: “Sono convinto che si possa lavorare bene. Chiaramente è un lavoro difficile che non può prescindere dal buono fatto dai precedenti capitani, non si può azzerare”. Parole che richiamano la volontà di valorizzare quanto costruito negli anni passati, senza però rinunciare a un’impronta personale.“L’importante è portare avanti quel buono, con delle innovazioni che appartengono alla personalità di ciascuno di noi”, ha aggiunto, lasciando intendere un approccio equilibrato tra tradizione e novità. Il nuovo Capitano ha infine voluto assicurare il proprio impegno totale: “Farò tutto il possibile per dare la mia visione di Palio non snaturando la tradizione”. Una dichiarazione che apre ufficialmente il suo mandato, tra attese, fiducia e l’auspicio di un lavoro condiviso con tutto l’universo paliesco.
Filippone: "Sono stati tre anni bellissimi"
Parole anche da parte del Capitano del Palio uscente, Gianbattista Filippone: “Sono stati 3 bei anni. Forse finire col 750° Palio ha suggellato il mio sogno: terminare in un periodo particolare. So che con Giuseppe il Palio è in buone mani e se avrà bisogno di me ci sarò sempre. Chiedo già che mi siano tenuti due biglietti in tribuna perché il Palio non lo mollo. Vi ringrazio e buon Palio”

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