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Viviamo in un posto bellissimo | 04 ottobre 2025, 07:30

Viviamo in un posto bellissimo che parla ancora straniero

Puntata su un piacevole venerdì a Nizza Monferrato, in occasione di mercato, a fare il pieno di umanità e a tastare il polso al turismo autunnale dell’Astigiano

Vista di Nizza Monferrato dal Campanon

Vista di Nizza Monferrato dal Campanon

Venerdì pesce, in rispetto del precetto cattolico, a casa mia è venerdì Nizza. Nizza Monferrato, in occasione del mercato settimanale. Ghiotta occasione per fare il pieno di umanità, indispensabile a dare un senso di scelta consapevole al vivere nella infinita tranquillità del Bricco di Belveglio e per tastare il polso al turismo nell’Astigiano.

Per chi si occupa di marketing turistico come me, passeggiare in via Carlo Alberto e dintorni offre certezza di emozioni, paragonabili a quelle di un orso catapultato da Yellowstone a Morialdo, frazione di Castelnuovo Don Bosco, tra le centinaia di arnie dell’Apicoltura Bechis. Ieri mattina, come sempre, Nizza, cominciando dal mercatino otofrutticolo di produttori locali in piazza XX Settembre. Tra un piccolo cavolfiore, i primi broccoli e gli ultimi cuori di bue, Don e Susan, ottuagenari americani in vacanza dalle nostre parti, dal Wyoming, a due passi dal suddetto Parco. Stavano comprando, forse non a caso, del miele d’acacia, scelto tra i vari barattoli di conserve e simili, esposti dallo stesso banchetto dove io compravo verdure. Vedendo un qualche imbarazzo nel cogliere i contenuti non da alveare, spiego a Susan valore e funzione del Bagnèt Verd, pilastro della cucina piemontese, da abbinare a bolliti, tomini o anche solo su un semplice crostino, emozionante per semplicità di ingredienti e forza di sapori. Un ricordo che non poteva mancare in valigia, al pari di qualche miele.

E poi tanti, tanti altri stranieri, in giro un po’ ovunque, in arrivo un po’ da ovunque. Facilmente identificabili da una informalità d’abbigliamento che, volenti o nolenti, urla turista, turista. Moltissimi dal Nord Europa, che giusto lì credo si approccino i 13 gradi di stamane in calzoncini ed infradito. Una coppia di svizzeri a caccia di una macelleria, tre giovani tedeschi a commentare le dolci proposte di una pasticceria, due neo sposi scandinavi, lei biondissima, lui scuro, scuro, quasi fosse un uomo del nostro Sud, in viaggio matrimoniale, due amici olandesi a godere del nostro life style, concentrato in cappuccino e cornetto. Proprio tanti, nel personale gusto di chiedere da dove e perché, nella soddisfazione di vedere Nizza piena dii turisti, al pari degli scorsi fortunati mesi, anche ad inizio ottobre. 

Nel paio d’ore di via vai nicese, sono riuscito a disturbare un’abbondante ventina di vacanzieri, dalle lingue più disparate, sul perché e sul percome in vacanza nell’Astigiano. Le loro risposte hanno pienamente confermato quanto emerso dalle 136 interviste fatte nel periodo estivo. 136 chiacchierate, un po’ più composite del paio di domande veloci di ieri, corrispondenti a 474 persone provenienti da nove diversi Paesi europei. 2.322 presenze (notti), trascorse per oltre il 40% in residenze turistiche, con una permanenza media in area di 4,9 giorni. Gamma e prezzo le prime motivazioni di scelta. Gamma nella conclamata possibilità di trovare quella varietà di cose da fare, vedere e assaggiare tale da soddisfare le passioni e le aspettative anche più particolari. Prezzo, conveniente, in ricettività, ristorazione, vita. Evviva!

Davide Palazzetti

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