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Palio | 05 novembre 2025, 09:59

Il gruppo del Capitano del Palio risponde alle polemiche: "Coesione, passione e rispetto per la nostra storia"

Lettera aperta da parte di tutti i membri: "Non ci dividono le ambizioni personali, ma ci unisce l’amore per il Palio"

Il gruppo del Capitano del Palio risponde alle polemiche: "Coesione, passione e rispetto per la nostra storia"

In merito alle recenti polemiche sulle candidature per la carica di nuovo Capitano del Palio, il gruppo capitanato da Gianbattista Filippone ha scritto una lettera aperta con alcune considerazioni in merito. 

Scriviamo e sottoscriviamo questa lettera in risposta ad alcune considerazioni che, negli ultimi tempi, ci hanno riguardato direttamente.
La coesione – parola che qualcuno ha voluto deridere o mettere in discussione – è in realtà lo spirito autentico che da anni unisce i componenti del gruppo del Capitano del Palio di Asti.

Una coesione nata non per caso, ma durante le tante iniziative che ci hanno visto insieme: le attività nelle scuole, i premi, il cavallo, le “lezioni di Palio”, le serate passate a preparare le colonnine del pilone storico, là dove tutto comincia ogni anno.
Sono momenti che hanno cementato legami veri, costruiti con fatica, entusiasmo e rispetto per la tradizione.

“Il Capitano del Palio è un ruolo al servizio del Palio. Non è il Palio.”

Non abbiamo intenzione di alimentare polemiche, né di ergerci a giudici di ciò che circonda il mondo del Palio.
Sappiamo bene che la gestione della pista e di altri aspetti organizzativi è competenza dell’Amministrazione comunale e dei suoi Assessori, che nel tempo hanno portato risultati attesi da anni.

Abbiamo semplicemente ritenuto, dopo tre mandati dell’attuale Capitano, che qualcuno del gruppo potesse avere l’ambizione e la voglia di mettersi in gioco, di “provarci”.
È stato condiviso, accettato e vissuto come un segno di continuità, non di rottura.

Per questo riteniamo eccessivo che quella stessa passione oggi venga strumentalizzata o addirittura contestata.
Nel tempo si sono succeduti numerosi Capitani, ognuno dei quali ha lasciato la propria impronta nella storia di Asti: chi con tre mandati, chi con sette.
Lasciare il passo è naturale, come in ogni competizione, come in ogni carica. Chi decide di mettersi in gioco, lo fa mettendoci la faccia, sempre.

Il Palio non ha debiti con noi — semmai siamo noi ad averne con lui, per tutte le emozioni che ci ha regalato. Ed è proprio questa riconoscenza che alimenta la nostra voglia di servizio e il nostro impegno.

Si è parlato anche di “consiglio aperto” e della necessità di presentare programmi e proposte.
Ma, ci chiediamo, da quando spetta a noi promuovere il Palio?
Questo compito appartiene all’ATL e al Comune.
Il nostro dovere è servire il Palio, non fare campagna elettorale.

Chi oggi ci accusa di mancanza di idee o pretende da noi programmi “da esporre” non ha capito lo spirito che ci anima: il nostro programma è ciò che abbiamo già fatto, ciò che continuiamo a fare, e ciò che chiunque di noi eletti porterebbe avanti con identica passione e lealtà.

“Ci si stupisce di tre candidature del gruppo, ma non di chi si ricandida per ambizione personale.”

E poi – permetteteci – a tutti questi “leoni da tastiera” che si indignano o si stupiscono nel vedere tre candidature provenienti dal Gruppo.
Non è mai accaduto, invece, che un ex Capitano si ricandidasse spinto solo da ambizione personale o spirito di rivalsa, e non per il bene comune del Palio.
Ecco di cosa ci si dovrebbe stupire, non di noi che, comunque vada, restiamo uniti e continuiamo a lavorare insieme, da gruppo vero.

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La voce di un escluso fiero e orgoglioso

Mi permetto, a titolo personale, una riflessione.
Sono il più “giovane”del gruppo, e proprio per questo ho potuto toccare con mano un clima di amicizia autentica, di rispetto reciproco e di amore sincero per il Palio.
Ho trovato un gruppo di persone perbene, capaci di trasmettere la passione e di esportarla ovunque: dalle scuole ai box, dal freddo della piccola Buti al caldo di Siena.
Ovunque siamo andati, abbiamo portato Asti e il nostro Palio con orgoglio e senso di appartenenza.

Per me è stato un onore presentare la mia candidatura, fiero di essere sostenuto da tutti i componenti del Gruppo del Capitano.
E con lo stesso onore continuerò a farne parte, qualunque dei tre candidati venga eletto.
Perché nel nostro gruppo non c’è spazio per l’ego o per le ambizioni personali.
C’è solo amore per il Palio, e il desiderio di servirlo nel miglior modo possibile.

W il Palio. W il Capitano del Palio.

Al direttore

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