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Attualità | 15 novembre 2025, 14:17

Rasero: "La nostra candidatura a Capitale della Cultura era ineccepibile, quel titolo ci è stato rubato" [GALLERIA FOTOGRAFICA]

L'affondo del sindaco durante la presentazione della nuova associazione AICOSS, fondata dagli insigniti di San Secondo per sostenere lo sviluppo economico e culturale della città

Galleria fotografica a cura di Merfephoto - Efrem Zanchettin

Galleria fotografica a cura di Merfephoto - Efrem Zanchettin

È stata presentata questa mattina, sabato 15 novembre, l'Associazione Insigniti Cavalieri Ordine di San Secondo (AICOSS). Il nuovo sodalizio, fortemente voluto da un gruppo di premiati, riunisce gli astigiani che negli anni hanno ricevuto la prestigiosa onorificenza, con l'obiettivo di operare concretamente "per il bene della città di Asti".

A ricordare la nascita del premio è stato proprio l'ex sindaco Luigi Florio, che lo istituì durante la sua amministrazione: "Volevamo un riconoscimento che fosse come l'Ambrogino di Milano", ha spiegato nel corso suo intervento. "La scelta cruciale fu affidare le nomine alla Giunta e non al Consiglio Comunale. Questo per evitare polemiche politiche o logiche di schieramento, garantendo che a essere premiate fossero solo le eccellenze indiscusse della città".

L'impegno per l'Astigiano

L'incontro, introdotto e moderato dalla co-fondatrice Chiara Cerrato, ha visto in apertura l'intervento del sindaco Maurizio Rasero, che ha espresso forte apprezzamento per l'iniziativa, rimarcandone l'importanza e rivolgendo in particolare il suo ringraziamento (a nome della città e della Provincia poiché come noto riveste anche l'incarico di presidente di questo Ente) al presidente dell'associazione, il dottor Claudio Ligresti.

Ha quindi preso la parola proprio il presidente Ligresti, illustrando la visione e la struttura dell'AICOSS e ricordando con legittimo orgoglio che tra gli insigniti del premio figura anche Papa Francesco. L'associazione, apolitica e senza scopo di lucro, è stata fondata, oltre che dai già citati Ligresti (nominato presidente) e dalla professoressa Cerrato (consigliere), dal vicepresidente Vincenzo Soverino, dal dottor Maggiorino Barbero (segretario dell'associazione), dal professor Franco Calcagno (tesoriere), dal professor Marco Scaglione e dal manager bancario Maurizio Mele.

Le finalità principali sono "promuovere e sostenere progetti finalizzati allo sviluppo sociale, culturale ed economico della Città di Asti e del suo territorio". Ligresti ha sottolineato la volontà di creare borse di studio e progetti per i giovani under 35, ma non ha nascosto le preoccupazioni per il presente.

In particolare ha lanciato un chiaro appello riguardo la crisi del commercio, sottolineando la necessità di "semplificare l'accesso al credito" e invitando l'Istituto bancario locale a un impegno più deciso per sostenere le imprese e l'economia del territorio. 

Il dibattito sulla Cultura

Stimolato dall'intervento del presidente Ligresti, che nel corso del suo lungo e dettagliato intervento si è soffermato anche sull'impegno dell'Amministrazione per la cultura, il sindaco Rasero ha replicato (anche a nome dell'assessore alla Cultura Paride Candelaresi, presente in sala con il collega Riccardo Origlia, che molto si era speso per la candidatura) offerto una precisazione netta riguardo alla mancata nomina di Asti a Capitale della Cultura: "Asti non è capitale della Cultura semplicemente perché ci hanno rubato il titolo", ha dichiarato senza mezzi termini il sindaco.

Rasero ha argomentato la sua posizione, affermando che Agrigento vinse quell'edizione "sfruttando la narrativa di Lampedusa e della tragedia dei migranti" e l'anno successivo Alba perse contro Matera che "aveva i Sassi", ma ribadendo che il progetto presentato da Asti era di altissimo livello e sostenibile finanziariamente ma fu penalizzato da dinamiche esterne.

Il logo e come aderire

Infine, l'artista Pablo T, anch'egli insignito, ha illustrato lo sviluppo del logo da lui creato. L'artista ha menzionato con orgoglio il legame personale con il presidente Ligresti – "siamo entrambi catanesi e abbiamo frequentato lo stesso liceo artistico, ma ormai ci sentiamo entrambi pienamente cittadini Astigiani" – prima di dettagliare il simbolo: un cavallo, chiaro riferimento al Palio e al dinamismo, che si erge su un "germoglio", a simboleggiare una città che ha grandi potenzialità e che "ha bisogno di cure per continuare a crescere".

L'associazione è aperta a soci fondatori, ordinari (con una quota annua suggerita di 50 euro), giovani, sostenitori e onorari.

Per informazioni e iscrizioni: È possibile inviare una richiesta all'indirizzo email assolcoss@gmail.com.

Per sostenere l'associazione: Le donazioni possono essere effettuate sull'IBAN IT11 LO60851032200000026781 C/C 00026781 - AGENZIA 13 CRASTI.

Gabriele Massaro

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