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Attualità | 01 dicembre 2025, 12:45

Classifica del Sole 24 Ore, Asti arretra leggermente nella qualità della vita: è 54esima

La provincia perde cinque posizioni rispetto al 2024 e si colloca a metà classifica nazionale. Pesa l'ultimo posto in classifica per mortalità stradale

Classifica del Sole 24 Ore,  Asti arretra leggermente nella qualità della vita: è 54esima

La provincia di Asti scivola al 54° posto nella classifica 2025 della qualità della vita del Sole 24 Ore, perdendo cinque posizioni rispetto all'anno precedente quando si era piazzata al 49°. Con una popolazione di 207.310 abitanti, il territorio astigiano si colloca nella fascia centrale della graduatoria nazionale che vede trionfare Trento, seguita da Bolzano e Udine. Un arretramento contenuto ma significativo, che fotografa un territorio dalle performance contrastanti, capace di eccellere in alcuni settori ma penalizzato da criticità strutturali che pesano sul risultato complessivo

I settori in calo: affari e lavoro crollano di 31 posizioni

Il dato più preoccupante riguarda il comparto "Affari e lavoro", dove Asti precipita al 61° posto con un crollo di ben 31 posizioni rispetto al 2024. È il segnale più evidente delle difficoltà del tessuto produttivo locale, che fatica a tenere il passo con le province più dinamiche del Nord. Anche "Ricchezza e consumi" registra un arretramento significativo: dal 22° al 42° posto, con una perdita di 20 posizioni che testimonia un rallentamento del benessere economico del territorio.​

"Giustizia e sicurezza" perde invece 21 posizioni, fermandosi al 44° posto nazionale. Pure "Cultura e tempo libero" continua la sua discesa, piazzandosi all'86° posto con un calo di sei posizioni. Un quadro che descrive un territorio che, pur mantenendo alcune eccellenze, vede erodersi i punti di forza economici e produttivi che avevano caratterizzato gli anni precedenti.​

Le eccellenze resistono: sportelli bancari e sicurezza

Nonostante l'arretramento generale, Asti continua a distinguersi in alcuni ambiti specifici. Il territorio conquista un prestigioso 5° posto nazionale per densità di sportelli bancari, con 56 filiali ogni 100mila abitanti contro una media di 36. È un primato che testimonia la capillarità del sistema creditizio locale, garanzia di servizi finanziari diffusi anche nei centri minori. Sul fronte della sicurezza, la provincia brilla per alcuni indicatori: 6° posto per rapine in pubblica via (solo 3 denunce ogni 100mila abitanti), 11° per reati legati agli stupefacenti (26 denunce contro una media di 49,1) e 21° per furti con strappo.​

Altri segnali positivi arrivano dal saldo migratorio (20° posto) e dall'emigrazione ospedaliera contenuta (16° posto), che evidenzia una sanità locale capace di trattenere i pazienti. Anche l'occupazione femminile mostra segni di vitalità, con una crescita del 4,8% nell'ultimo anno, mentre gli amministratori comunali donne aumentano del 3,5%. Piccoli segnali di cambiamento che però non bastano a invertire la tendenza complessiva.​

Mortalità stradale: ultimo posto in Italia

Il punto più nero della classifica è rappresentato dalla mortalità stradale in ambito extraurbano, dove Asti occupa l'ultimo posto assoluto tra le 107 province italiane. Con l'11% degli incidenti mortali contro una media nazionale del 4,4%, il dato fotografa una criticità drammatica della viabilità provinciale extraurbana. Un allarme che chiama in causa l'educazione alla sicurezza stradale. Altri indicatori negativi pesano sul risultato: l'indice del clima colloca Asti al 105° posto (97° per soleggiamento con 7,4 ore di sole al giorno), mentre l'indice di sportività si ferma al 91°. Danneggiamenti (98° posto con 618 denunce ogni 100mila abitanti) e assorbimento del settore residenziale (104°) completano il quadro delle difficoltà.​

Luci per giovani e anziani, demografia in risalita

Non tutto è negativo. La categoria "Demografia e società" registra il miglioramento più significativo, con Asti che guadagna 9 posizioni arrivando al 57° posto. Anche "Ambiente e servizi" sale di cinque posizioni, attestandosi al 43° posto nazionale. 

Gli indici generazionali offrono spunti interessanti: la qualità della vita dei giovani colloca Asti al 21° posto con 549,7 punti, un risultato notevole che evidenzia opportunità e servizi adeguati per le nuove generazioni. Pure gli anziani vivono condizioni superiori alla media, con un 23° posto (527 punti) che segnala welfare e assistenza appropriati per la terza età. 

I bambini si collocano al 50° posto (462,3 punti), mentre la qualità della vita delle donne si attesta al 52° con 594 punti, leggermente sopra la media nazionale di 556,1. Un territorio che, nonostante l'arretramento fotografato dalla classifica, sa ancora offrire condizioni discrete per alcune fasce della popolazione.​

Per tutti gli indicatori, la classifica è disponibile a questo link

Redazione

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