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Cronaca | 15 dicembre 2025, 17:15

Castelnuovo Don Bosco piange Eligio Salvadego, colonna silenziosa della comunità

Conosciuto come "nonno Eligio", era una figura che ha saputo servire il paese ogni giorno, con discrezione, altruismo e senso profondo del dovere.

Castelnuovo Don Bosco piange Eligio Salvadego, colonna silenziosa della comunità

Castelnuovo Don Bosco si è svegliata con una notizia che ha colpito nel profondo la sua comunità: la scomparsa di Eligio Salvadego, per tutti semplicemente Nonno Eligio, una presenza costante e generosa che per anni ha rappresentato un punto di riferimento umano e civico.

A dare voce al sentimento diffuso è il sindaco Umberto Musso, che affida il suo ricordo a parole sincere, segnate dall’incredulità e dal dolore: “Continuo a rimanere incredulo e profondamente triste per la continua perdita di persone care alla nostra comunità. Oggi ho appreso che è mancato un altro pilastro di Castelnuovo.” Un’espressione che restituisce il peso di un’assenza che va ben oltre il singolo lutto, toccando l’identità stessa del paese.

Una vita spesa per gli altri

Eligio Salvadego è stato una figura fondamentale in numerose realtà associative locali, distinguendosi ovunque per la sua capacità di mettersi al servizio degli altri. “Con la tua presenza in tantissime realtà associative sei stato fondamentale ed ovunque tu sia stato hai fatto la differenza”, scrive il sindaco, sottolineando come il suo impegno non sia mai stato formale, ma sempre concreto, quotidiano, autentico.

Anche nell’ultimo anno, nonostante il tempo che passa e le fatiche che aumentano, Eligio non ha esitato a rimettersi in gioco per il suo Comune. “Quando ti ho chiesto un aiuto tu hai risposto: presente!”, ricorda Musso, una parola semplice ma carica di significato, che racconta meglio di qualsiasi altra il suo modo di essere cittadino.

I gesti che costruiscono una comunità

C’è una grandezza silenziosa nelle azioni che spesso vengono definite “piccole”, ma che tengono insieme la vita quotidiana di un paese. Eligio Salvadego lo sapeva bene. Aprire e chiudere il cimitero, accompagnare ogni giorno i bambini a scuola come nonno vigile, presidiare con attenzione e affetto luoghi e momenti fondamentali della vita collettiva: “sono gesti unici di altruismo e generosità, che poche persone speciali come te sanno dare”, sottolinea il primo cittadino.

È proprio in queste azioni ripetute, mai cercando riconoscimenti, che Eligio ha lasciato un segno profondo, diventando una figura familiare per intere generazioni.

Un’assenza che resta presenza

Il saluto del sindaco assume toni particolarmente intensi quando si rivolge direttamente a lui: “Grazie per tutto Nonno Eligio, ti porteremo sempre nel cuore”. E poi un’immagine che è già memoria condivisa: “quando vedremo i bambini salire o scendere da via Mercandillo sapremo che continuerai a svolgere il servizio a cui eri tanto affezionato”. Un modo delicato e potente per dire che il legame tra Eligio e il suo paese non si interrompe con la sua scomparsa.

Il cordoglio del paese

Non manca l’abbraccio dell’intera comunità ai familiari: alla moglie Maria Vittoria, ai figli Reanna e Fabrizio, e a tutti i parenti, ai quali Castelnuovo Don Bosco si stringe con partecipazione sincera.

Eligio Salvadego lascia un vuoto difficile da colmare, ma anche un’eredità fatta di esempi semplici e profondi. Un’eredità che continuerà a parlare ogni giorno, nei luoghi che ha custodito e nelle persone che ha accompagnato con il suo sguardo attento e buono.

Francesca Mezzogori

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