Un trend positivo per le celebrazioni in Comune. L’anno che sta per chiudersi si archivia con 145 matrimoni civili e 7 unioni civili svoltisi presso il Teatro Alfieri, sede provvisoria in attesa della fine del restauro di Palazzo Civico. Ai dati vanno aggiunti i 46 matrimoni religiosi celebrati in città e poi trascritti. "Fa piacere – ha commentato il sindaco Maurizio Rasero – che anche diversi cittadini non residenti nel nostro Comune abbiano scelto di unirsi in matrimonio o unione civile nella nostra città".
I numeri degli ultimi anni e una curiosità legale
Nel 2024 i matrimoni civili erano stati 134, le unioni 5 e i religiosi 52. Nel 2023 i civili furono 144, le unioni 4 e i religiosi 53 (in quell'anno si tennero conto anche di alcune celebrazioni rinviate dal post-Covid). Una curiosità emerge dalla scelta del regime patrimoniale: oltre il 90% delle coppie opta per la separazione dei beni; fanno eccezione soprattutto gli originari del Sud America (in particolare peruviani), che prediligono la comunione dei beni. L’abito bianco della sposa rimane la scelta predominante.
Il ringraziamento dell’assessore e un aneddoto singolare
L’Assessore ai Servizi Demografici Giovanni Boccia ha ringraziato il personale dell’ufficio matrimoni, composto da due impiegate verso le quali arrivano "continui attestati di apprezzamento per la loro alta professionalità". Boccia ha anche raccontato un aneddoto singolare: "Verso febbraio, un venerdì, gli uffici mi hanno chiamato d’urgenza per comunicarmi che gli sposi, all’ultimo momento, ci avevano ripensato e al sabato mattina il matrimonio era stato annullato. Da allora i 'promessi sposi' sono letteralmente spariti nel nulla".
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