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Politica | 20 novembre 2018, 11:20

Asti, Angela Motta: “Sul buio in piazza Alfieri il sindaco è in ritardo di un anno"

La capogruppo del PD punta il dito sull'amministrazione ."Rasero spieghi perchè in ritardo tutti i progetti dell'ASP"

Angela Motta

Angela Motta

 “Sul problema dell’illuminazione pubblica in piazza Alfieri il sindaco Rasero è in ritardo di un anno: risponde oggi con le stesse promesse già contenute in un comunicato stampa diffuso il 9 novembre 2017 (nell'immagine)”.

Lo dichiara Angela Motta, capogruppo Pd in Consiglio Comunale, esibendo il comunicato stampa tratto dal sito del Comune e aggiungendo che “salvo gli antiestetici lampioni provvisori poi rimossi, in piazza Alfieri, in tutto questo tempo, non si è fatto nulla”.

“A un anno e mezzo dal suo insediamento - aggiunge Motta - il sindaco Rasero non può più usare l’alibi della colpa alla vecchia Amministrazione (peraltro la conversione a led di piazza Alfieri è avvenuta quando era già in carica l’attuale primo cittadino), ma deve spiegare perché sono in ritardo tutti i progetti che il Comune avrebbe dovuto realizzare tramite Asp”.

E la consigliera tira in ballo anche l'illuminazione nelle frazioni:“Nonostante sia stato deliberato il 12 ottobre 2017 (anche in questo caso oltre un anno fa), non si vedono ancora risultati concreti sull’affidamento all’Asp dell’illuminazione pubblica delle frazioni con il progetto di conversione delle luci a led.

Dalla luce ai rifiuti...dallo schema di bilancio consegnato nei giorni scorsi ai consiglieri risulta che l’Amministrazione Comunale confermerà anche per il 2019 l’aumento della tassa rifiuti introdotto per quest'anno.

“Questo aumento - dichiara Motta - si sarebbe potuto evitare se Asp avesse dato corso al progetto, già sperimentato dalla precedente Amministrazione in alcune zone della città (Torretta, corso alla Vittoria, ecc.), di miglioramento del sistema di raccolta dei rifiuti che comporta anche un risparmio di spesa”.

La capogruppo Motta evidenzia, infine, come sia rimasta sulla carta la delibera del Consiglio Comunale del 28 settembre 2017 che disponeva di procedere “all’alienazione o cessione” di tutte le società partecipate da Asp: A.L.M.A. s.r.l. (opera nel settore rifiuti),  S.I.A.M. S.c.r.l. (destinata alla gestione dell’acquedotto) e A.E.C. s.p.a. (illuminazione e teleriscaldamento).

“Appare legittimo pensare  - conclude la consigliera - che la paralisi, che da oltre un anno attanaglia Asp, sia frutto dei dissidi tra il Comune e i consiglieri del Cda, dallo stesso nominati, e che tutti questi ritardi ricadano pesantemente sui cittadini”.

Redazione


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