67 anni e non sentire neanche il minimo accenno di peso di un'età che inizia a diventare importante. Glenn Hughes, The Voice of Rock, ieri sera sul palco di AstiMusica ha parlato a un pubblico di appassionati.
Pantaloni rossi e neri, con gilet abbinato, Glenn Hughes sfoggia una t-shirt nera con su scritto "Freedom". La tocca ossessivamente, indicando la scritta, quasi come se per lui quel "Freedom" fosse un mantra. Glenn Hughes è una leggenda del rock, dell'hard rock. Capelli lunghi, occhiali da sole: Hughes saluta Asti e le chiede subito come sta, cerca di fare amicizia.
Asti, tell me how you feel
"Asti, how you feel? Tell me how you feel!", urla. E Asti sta bene, non può stare meglio. Hughes è accompagnato dai suoi fedeli musicisti: Soren Andersen (chitarra), Jesper Bo Hansen (tastiere) e Ash Sheehan (batteria). Hughes ha interpretato storici brani dei Deep Purple, di cui è stato frontman e bassista dal 1973 al 1976. La sua carriera è iniziata suonando nei Trapeze. Dopo i Deep Purple milita anche nei Black Sabbats. Dal 2016 entra a far parte della Rock and Roll Hall of Fame.
Inizia subito con Stormbringer, del 1974 e Might just take your life.
E poi manda baci, tanti baci al pubblico astigiano che lo segue con calore. "Ti amo Italia, you're in my hearth", dice entusiasta.
Piazza Cattedrale vibra: gli acuti di Hughes sono da paura e sembra davvero di stare in America. Non ci sono regole: siamo tutti liberi, sì, come dice la maglietta che Hughes indossa.
Acrobazie sonore con la batteria
Hughes fa pause, senza mai abusarne troppo. Lascia spazio al suo batterista, Ash Sheehan. Ash è potenza allo stato puro: quella batteria non la suona, la fa vivere. Suona con una fame imbarazzante: è avido di suoni e la sua faccia parla da sola. Ash è soddisfatto: il suo assolo dura molto, ma è come se sul palco ci fosse sempre una band. Sheehan stuzzica il pubblico, lo fa giocare: mentre continua a suonare fa vere e proprie acrobazie: rovescia una bottiglietta d'acqua sul rullante, si mette una bacchetta nel naso, fa il giocoliere con i suoi strumenti. E il suono potente rimane.
Hughes torna sul palco. "Can you feel my love, Asti?". E il suo amore si sente, si sente tantissimo. Si continua con Mistreated. Hughes sembra insaziabile, non si stanca mai. Ringrazia sempre, a ogni canzone, il suo pubblico: come se si nutrisse di quell'energia, come se gli astigiani gliela infondessero.
E poi arriva quella canzone. Quella canzone che tutti una volta nella vita hanno provato a suonare: la canzone che ognuno di noi chiede a un concerto rock.
Asti, you're gonna be crazy
"Asti, you're gonna be crazy!". E Asti diventa pazza sulle prime note di "Smoke on the Water". Hughes chiama tutti davanti al palco. La gente presente sale in piedi sulle sedie e inizia a cantare, urlare. Ieri sera piazza Cattedrale è entrata in un'altra dimensione: quella delle leggende, delle leggende vere.
Canta "Georgia on my mind" e infine "Burn". Infiamma tutto. La sua voce colpisce, ti graffia e ti fa venire la pelle d'oca. Hughes è un mostro da palcoscenico e lo sono anche i suoi musicisti. Trascinante, vibrante: Hughes è tutto il talento concentrato in una sola persona. Quella voce calda, che può permettersi di fare qualsiasi cosa e di raggiungere vette che noi umani non sappiano neanche dove stiano di casa.
Be beautiful, be happy, be free
Hughes fa cose indescrivibili con quella voce: va su e giù. Le sue corde vocali sono montagne russe ed è bellissimo vivere una notte di rock con lui.
Hughes saluta il suo pubblico, manda baci, si inchina. "Be beautiful, be happy, be free". Perché lui è tutte queste cose.
Anteprima Wake Up 2019
Questa sera sul palco di AstiMusica sarà la volta dello special event Deejay Time. Unica data in Italia che vedrà in consolle i dj che, da Radio DeeJay e dai più̀ grandi club italiani, ci hanno fatto divertire ed emozionare: Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso. Inoltre, due eccezionali guest: Eiffel65, che hanno spopolato in tutto il mondo e scalato ovunque la vetta delle classifiche dance, e Cristina D’Avena con un grande show durante il quale farà cantare e ballare tutti sulle note dei suoi più̀ grandi successi in un’irripetibile notte all’insegna dei favolosi anni ‘90 e non solo. Appuntamento dalle 21.30 in piazza Cattedrale.