Giovedì 13 dicembre alle 19 presso il Fuoriluogo di Asti avrà luogo la presentazione del romanzo "La vita è un cicles", di Margherita Oggero. In una gelida mattina d’inverno, nel retro dell’Acapulco’s, uno dei peggiori bar di Torino, viene ritrovato un morto ammazzato. Chi è? Ma soprattutto, chi l’ha fatto fuori, e perché? Massimo, giovane laureato in Lettere che per sbarcare il lunario prepara panini e scongela brioches precotte, non sa nulla di quel cadavere con la faccia spappolata, così come sembra non saperne niente neppure Gervaso detto Gerry, il figlio del padrone del bar, un ragazzotto non proprio sveglio, più interessato a conquistare la bella Sabrina che a fare fatica dietro al bancone… A dirigere le indagini con la sua squadra c’è il commissario Gianmarco Martinetto, un poliziotto dal carattere ruvido e apparentemente scostante come la sua città, che deve rimboccarsi le maniche per risolvere questo intricato caso in cui le piste investigative si confondono e si sovrappongono. Dietro l’omicidio c’è forse la mano di una misteriosa mafia veneta che ha il controllo della periferia torinese? Oppure è uno spietato regolamento di conti per una faccenda di droga, o prostituzione? E chi è veramente Gilda, femme fatale che fa perdere la testa a Massimo, bravo ragazzo più a suo agio con le versioni di latino che con i sentimenti?
In una girandola di irresistibili colpi di scena e con la sua scrittura densa di humour nero, la straordinaria Margherita Oggero ci regala un giallo dal ritmo serrato in cui come sempre Torino, e non solo i suoi abitanti, ha un ruolo da assoluta protagonista. Margherita Oggero, ex insegnante di Lettere, è nata e vive a Torino. Nel 2002 pubblica il suo primo romanzo, La collega tatuata, con Mondadori. L'anno successivo esce Una piccola bestia ferita, che ispira la serie televisiva Provaci ancora, prof! con Veronica Pivetti, a cui seguono altri romanzi di successo con protagonista la professoressa investigatrice Camilla Baudino, tra cui Qualcosa da tenere per sé (2007). Il suo ultimo libro con Mondadori è La ragazza di fronte (2015), premio Bancarella 2016, mentre nel 2017 ha pubblicato con Einaudi il romanzo Non fa niente.
Venerdì 14 dicembre alle 21 si terrà l'incontro con Massimo Marianella, "Made in England". “Se nasce prima la passione per il calcio o quella per l’Arsenal? Difficile da dire, ma forse quella per i Gunners. Quando da piccolo andai per la prima volta a Londra insieme ai miei genitori rimasi colpito da nugoli di tifosi con le sciarpe bianco-rosse che avevano invaso pacificamente la metropolitana e da allora non ho smesso di tifare per il club del nord di Londra”. Per tutti gli appassionati italiani di calcio inglese Massimo Marianella è semplicemente “La Voce”. Certo, la carriera del giornalista di Sky Sport è ben di più e va ben oltre i confini britannici, e sarebbe sufficiente ricordare le dodici finali di Champions League raccontate, ma è oltremanica che ritrova lo spirito della sua love story col calcio. Ed è proprio di questo amore che Marianella racconterà venerdì. Un incontro imperdibile in cui dialogherà con l'altro massimo esperto di british football in Italia: Nicola Roggero.
Aneddoti, storie mai raccontate, personaggi iconici e magari anche un pizzico di nostalgia per atmosfere old style che adesso sono solo una parte del campionato di calcio più bello e affascinante del mondo. Un incontro tutto da ascoltare proprio come se fosse la telecronaca di un North London Derby tra Arsenal e Tottenham.
Massimo Marianella nasce a Roma e divenuto giornalista professionista ha fatto le sue prime esperienze con i quotidiani Paese Sera e Il Tempo. La carriera come giornalista televisivo ha avvio con emittenti romane e poi dal 1987 inizia a lavorare per Tele Capodistria e la sua prima telecronaca è un Bayer Leverkusen — Werder Brema, semifinale di Coppa Uefa, al fianco di Fabio Capello. Il quotidiano sportivo francese L'Équipe lo cita per essere “il più giovane telecronista ad aver commentato la fase finale di un europeo o di un mondiale”. Nel 1990 è tra i curatori del film ufficiale della Fifa sul Mondiale di Italia '90. Sucessivamente, passato alle reti Fininvest è inviato per la trasmissione per Pressing e dal 1992 si trasferisce a Telepiù, prima piattaforma italiana di pay-tv. Diventa il quarto italiano a commentare in televisione una partita della nazionale italiana di calcio in una gara ufficiale dopo Nicolò Carosio, Nando Martellini e Bruno Pizzul. Per Telepiù segue tutte le più importanti competizioni di calcio internazionale e con la nascita di Sky diviene la voce principale della Premier League e della Champions League. Ha commentato per diverse stagioni anche la Bundesliga, i Campionati del Mondo 2010 e 2014 e molte edizioni della Coppa America. Al calcio affianca occasionalmente telecronache di tennis, basket e football americano, collaborando con varie riviste. Collabora inoltre con BBC Radio.