Un fuoco che sembrava essersi spento e che, invece, ha iniziato a riprendere vigore qualche giorno fa. Protagonista dello scontro il deputato astigiano pentastellato Paolo Romano, che quattro anni fa si rese protagonista di un fatto destinato ad avere conseguenze particolari.
Il caso "Vacanze Renziane"
Era il 2015 quando il deputato decise di rivelare sul suo blog i presunti retroscena delle "Vacanze Renziane". L'ex premier Matteo Renzi, infatti, venne accusato da Romano di avere utilizzato un volo di Stato per portare in vacanza a Courmayeur moglie e figli. Si trattava di un Falcon 900, un aereo molto costoso, con cui l'ex premier si sarebbe fatto una vacanza familiare grazie alle tasche degli italiani.
Ora Paolo Romano rischia un processo e potrebbe dover rispondere in tribunale all'accusa di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio. Secondo la Procura, il deputato non avrebbe dovuto divulgare queste informazioni, che dovevano rimanere segrete.
Le dichiarazioni di Paolo Romano
"Secondo me era un gesto doveroso! Volevo far sapere come migliaia di euro di denaro pubblico andassero letteralmente bruciati per un capriccio dell’allora premier e della sua famiglia. Ora dovrò difendermi per aver difeso gli interessi degli italiani, questo è proprio un Paese alla rovescia", ci racconta il deputato.
Paolo Romano si dichiara tranquillo, convinto di non aver commesso nessun reato: "Sono comunque tranquillo, anche se i Magistrati dovessero decidere di andare avanti su questo caso, perché sono convinto di non aver commesso nessun reato, in quanto quei dati non sono classificati o protetti da segreto di Stato, anzi i voli di Stato devono essere pubblicati sul sito della presidenza del Consiglio dei ministri, con tanto di motivazione (art. 3 L. 15 luglio 2011, n. 111)".
Le parole dell'avvocato Alberto Pasta
"Per reati di questo tipo la pena prevista varia dai 6 mesi ai 3 anni. Il reato, però, non c'è, perché manca l'elemento costitutivo del reato, ossia la segretezza. Non c'è stato nessun pericolo per il volo di Renzi perché Paolo Romano ha denunciato solo dopo che l'ex premier è atterrato. Non critico assolutamente la Magistratura, ma non condivido la sua posizione. Non ci avvaliamo dell'immunità parlamentare. Siamo tranquillissimi, se non verrà archiviato il caso ci difenderemo nel processo, non dal processo. Convintissimi che non ci sia nulla. Esistono persino applicazioni per telefoni per verificare ogni tipo di rotta, compresi i voli di Stato, a testimonianza del fatto che i voli non sono un segreto", ci spiega l'avvocato di Paolo Romano, Alberto Pasta.