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Attualità | 19 febbraio 2019, 22:04

La visita in incognito del sindaco di Asti Maurizio Rasero all'Anagrafe, continua a far discutere politica e cittadini

Marco Castaldo:"I disagi all'anagrafe astigiana, durano da più di 10 mesi, pertanto,questa intrusione occorreva pianificarla prima"

Marco Castaldo

Marco Castaldo

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento, giunto in redazione, di Marco Castaldo

 

Questa mattina il nostro Sindaco si è prodigato in un esilarante camouflage in stile "scherzi a parte" per divertire i propri fan sui social.

Lo scopo dell'intrusione travestita era quella, come dice lui, di verificare di persona quali sono i reali disagi dei cittadini che si recano all'anagrafe per i documenti. Dal video, decisamente poco originale, non si evince affatto quali siano le "scoperte magiche" che il nostro prodigo sindaco abbia potuto rilevare, né tantomeno ci racconta quali siano queste fantomatiche migliorie che dovrebbero essere presentate in una futura conferenza stampa, sperando che i giornalisti lo possano riconoscere, almeno in quell'occasione.

Peraltro, a onor di cronaca, i disagi all'anagrafe astigiana, durano da più di 10 mesi, pertanto,questa intrusione, se si doveva proprio fare, occorreva pianificarla ben prima, ma soprattutto, sono le soluzioni che sarebbero dovute arrivare ben prima!

Personalmente, auspico che il Leopoldo Fregoli de casa nostra, voglia al più presto mettersi al lavoro per verificare le altre problematiche che affliggono i cittadini astigiani. Ad esempio, potrebbe vestirsi con i pantaloni della tuta, qualche maglione di seconda mano un po' sdrucito e una berretta di lana e sostare all'esterno di qualche supermercato chiedendo di poter ritirare il carrello della spesa per appropriarsi di quel misero euro, così si renderebbe conto di quanto freddo e di quanti epiteti vengono rivolti ai nostri cittadini di serie B.

Oppure, potrebbe agghindarsi da "allegra signorina" per rendersi conto del mercato dell'amore a pagamento... E perché no, potrei perfino invitarlo a casa mia, potrei fornirgli una bella, anche se non più nuova, sedia a rotelle e potrei fargli trascorrere una giornata in mia compagnia per rendersi conto di quali siano le difficoltà di una persona disabile che cerca di vivere autonomamente la propria vita, ma che grazie ai suoi provvedimenti volti al risparmio e alla caccia ai fraudolenti fruitori dei contributi per la vita indipendente, deve far fronte a situazioni di cui lui, sicuramente, non ha la minima conoscenza.

Tralasciando la parte divertente, si fa per dire, occorre ricordare che i cittadini astigiani si aspetterebbero davvero qualcosa in più da un sindaco, sempre che lei abbia capito che è sindaco. il suo compito e, conseguentemente, il suo stipendio pagato da tutti i cittadini, sarebbe quello di amministrare una città che, se nessuno gliel'ha ancora detto, qualche problemino serio, ce l'ha davvero!

No, Maurizio, non sto parlando del Palio... Sai, hai mai sentito parlare del fatto che questa città ha visto progressivamente sparire ogni forma di investimento industriale, manifatturiero, produttivo? Hai visto che, non solo più le periferie, ma anche il centro cittadino si è progressivamente svuotato di ogni negozio, mentre proliferano supermercati (piccoli, grandi, tristi, inutili) che aprono e chiudono nel tempo di una stagione, per poi aprire in un altro luogo ed essere utili unicamente alla speculazione dei soliti furbetti del quartierino?

Le nostre strade, anche quelle centrali, sono sempre più simili ai sobborghi di periferia: sporchi, fatiscenti e ricettacolo di criminalità, disagio e povertà. La città del turismo e della cultura, come la vorresti tu, non è minimamente presente nei percorsi turistici europei, malgrado Asti sia nello stesso territorio del patrimonio Unesco; i turisti sfiorano la nostra città per andare ad Alba e nelle Langhe.

La città con le sue proposte turistiche: musei, teatri, spettacoli, incontri, convegni, luoghi storici, cantine sociali, ristoranti,hotel ecc. non dispone della promozione coordinata e condivisa sui canali dei media tradizionali (radio, tv, giornali, riviste specializzate), né tanto meno sul web e sui social media.

Sono strumenti basilari, necessari ed indispensabili senza i quali il posizionamento delle fioriere nel centro storico per permettere il passeggio dei turisti, risulta quanto meno pateticamente ridicolo.

Signor sindaco, non si pretende davvero da lei la conoscenza e la capacità di affrontare i problemi, ma abbia almeno il rispetto, la dignità e l'umiltà di farsi consigliare e di avvalersi di coloro che queste capacità, strumenti, professionalità, le dispongono e le metterebbero volentieri a disposizione dell'amministrazione per migliorare il presente di questa città e per sperare che i cittadini astigiani non se ne vadano definitivamente, magari per andare a vedere il carnevale dove lo sanno fare davvero, non nelle file dell'ufficio dell'anagrafe.

P.s.: alla prossima carnevalata, si preoccupi di chiedere la liberatoria per poter pubblicare video delle persone presenti durante le sue performance!

Marco Castaldo


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