Caro direttore, non ho bisogno di travestirmi da aquila, come mi suggerisce il sindaco. Sono orgogliosa del cognome che porto e anch’io dico sempre ciò che penso, anche se al sindaco non fa piacere. Ritengo che il suo travestimento si adattasse di più a una festa in maschera che a una normale attività di controllo sul funzionamento degli uffici e per questo ritengo la sua iniziativa una “carnevalata”. Ho conosciuto molti sindaci, (da Vigna a Pasta, a Florio, Bianchino, Galvagno, Voglino, Brignolo).
Nessuno di loro ha mai fatto “carnevalate” di questo tipo perché fare il sindaco vuol dire saper far girare con autorevolezza la macchina comunale e avere un Progetto di Città. Non certo fare visite in incognito o togliere le ragnatele, in presenza del fotografo. Tentando di spiegare le ragioni del suo gesto il sindaco si appella a una norma europea (mistery auditing) definendola una forma di investigazione, effettuata da uno o più auditors che simulano il comportamento di un cliente, per verificare le criticità e la percezione delle stesse da parte dei cittadini. Restando in tema di animali, qui casca l’asino. Non si dice, infatti, che ci si debba mettere in maschera: si suggerisce di mandare una o più persone, in incognito, a “fare la fila” come normali clienti, per registrare lamentele e difficoltà nell’erogazione di un servizio.
Poco azzeccato anche il paragone con i controlli nelle mense scolastiche. Il sindaco dovrebbe sapere che esiste una commissione, formata da genitori e insegnanti, che valuta ogni giorno la qualità del cibo fornito e recapitato dal centro cottura direttamente alle scuole. In questo settore i controlli sono sempre avvenuti , esattamente come ora, senza annunciare la visita. Diverso è solo lo spirito che ha contraddistinto i controlli negli anni scorsi: da un approccio di disponibilità all’ascolto ( per migliorare) ad un atteggiamento inquisitorio che denota scarsa o nulla fiducia negli operatori ( di ogni servizio). Il sindaco farebbe bene a riflettere sulla sua affermazione: “se mi fossi presentato in forma ufficiale sarebbe stato più difficile verificare la reale situazione”. Ecco, questo la dice lunga sul rapporto che ha creato con i cittadini. Se in veste ufficiale rivolgersi a Lui solo con forme di adulazione o congratulazioni! Per le critiche, rivolgersi ad altri. Così non va.
Angela Quaglia- Consigliere comunale CambiAMO Asti