Riceviamo e pubblichiamo
Il Comitato di Presidenza del Consorzio per la tutela dell’ASTI DOCG ritiene opportuno precisare e puntualizzare la posizione in relazione alla Riserva vendemmiale.
In data 4 marzo il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di rinviare a fine
aprile 2019 la decisione al riguardo, per poter verificare l’evoluzione delle
vendite, in particolare sui mercati internazionali, nonché i riscontri delle
manifestazioni fieristiche di Prowein e Vinitaly e l’andamento climatico con i
relativi rischi derivanti da gelate tardive.
In considerazione dei trend stabili dei consumi e dei valori delle giacenze
esistenti, i rappresentanti della Parte agricola consortile hanno avanzato la
proposta di non sbloccare la riserva a seguito di una prima consultazione con i
produttori di uva, con l’auspicio di poter ottenere una resa produttiva, per la
prossima vendemmia, superiore a quella del 2018.
Si ribadisce e si ricorda che già per la vendemmia 2017 il Consorzio ha
proposto all’assessorato Agricoltura una soluzione orientata nei confronti dei
viti-vinicoltori, ottenendo però il parere negativo dei dirigenti della Regione.
Apprende dalla stampa, con piacere e stupore, che l’Assessore Giorgio Ferrero
ha trovato la soluzione per lo sblocco differenziato, solo per la suddetta
categoria di produttori, per la quale il Consorzio riconosce il ruolo e l’impegno
profuso per promuovere e valorizzare il Moscato d’Asti in Italia e nel mondo.
Il Consorzio, ricoprendo un incarico Erga omnes a tutela di tutti i soggetti
sottoposti al sistema dei controlli della Denominazione, ha l’obbligo di garantire
la corretta interpretazione delle norme vigenti in materia, senza arrecare
discriminazioni tra le diverse categorie che compongono la filiera produttiva.
Non è silente né inoperoso e rimane in attesa che l’Assessore formuli criteri che
regolamentino, in modo equo, una diversa gestione dello sbloccaggio
Il Comitato di Presidenza
del Consorzio per la tutela dell’ASTI DOCG.













