Nella notte tra sabato e domenica, precisamente alle 2 del mattino, lancette avanti di un’ora perché scatta l’ora legale, che rimarrà in vigore fino al 27 ottobre prossimo, quando torneremo a quella solare.
In attesa di sapere – dopo il recente pronunciamento del Parlamento Europeo, che ha votato l’abolizione dell’alternanza a partire dal 2021, lasciando però ai singoli stati membri la libertà di optare tra ora legale e solare – quale sarà la tipologia di ora scelta dal governo italiano, vediamo insieme cosa comporterà spostamento delle lancette che avviene ormai dagli anni ‘60.
Infatti il cambio d’ora non si limita a ‘rubarci’ un’ora di sonno, controbilanciata da un risparmio energetico globale, ma va a influenzare anche i normali bioritmi, che sono stati anche oggetto di studio per alcune conseguenze negative non difficilmente percepibili: tra tutte, un aumento degli attacchi cardiaci.
"L'inizio dell'ora legale – scrivono ad esempio i ricercatori del Karolinska Institut di Stoccolma – è paragonabile a un enorme esperimento naturale. In particolare abbiamo notato un aumento del 4% degli attacchi cardiaci nella settimana successiva all'introduzione". Mentre un'analisi della American Academy of Neurology ha dimostrato che gli effetti sull'orologio biologico del cambio dell'ora aumentano del 25% il rischio di ictus nei malati di cancro, e del 20% negli over 65.
Oltre al rischio cardiaco, molto studiati sono gli effetti del cambio sul sonno. Una ricerca su 14 studenti coordinata da Antonio Tonetti dell'Università di Bologna e pubblicata su Chronobiology International, ad esempio, ha rilevato un maggior numero di risvegli notturni e una maggiore difficoltà ad alzarsi dal letto nei giorni successivi l’introduzione dell'ora legale.
Altri effetti negativi – che secondo una ricerca sugli Annals of Human Biology non sono contrastati neanche da una particolare combinazione di geni che facilita il sonno – sono stati rilevati sugli ormoni dello stress, che aumentano del 5%, e persino sulla propensione a distrarsi sul web mentre si è al lavoro. Per uno studio sul Journal of Applied Psychology questa ‘sale drammaticamente' per effetto del sonno peggiore.
Ci sono però ovviamente anche dei lati positivi derivanti dal cambio. Il primo, quello per cui è nata la pratica, è il risparmio energetico. Ma gli esperimenti condotti sul 'laboratorio' costituito dall'ora legale hanno svelato anche effetti positivi sulla salute. La possibilità di avere più ore di luce nel pomeriggio, ad esempio, aiuta a combattere l'obesità infantile, mentre una ricerca pubblicata sul Journal of Safety Research ha trovato che la luce naturale serale diminuisce il rischio di incidenti stradali.
Infine, poiché il nostro organismo ha bisogno di almeno un giorno per regolare l'orologio interno biologico, i medici che si sono occupati della questione consigliano di andare a dormire un'ora prima del solito il sabato o, ancora meglio, di cominciare ad anticipare i tempi già una settimana prima.