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Cultura e tempo libero | 24 aprile 2019, 11:06

La stagione di Moncalvo chiude con una media di 250 spettatori a spettacolo

Si è registrato un aumento del 25% sugli abbonamenti rispetto al 2017, con una gamma di performance dal teatro dialettale, alla commedia, ai grandi classici

La stagione di Moncalvo chiude con una media di 250 spettatori a spettacolo

 

Con lo spettacolo “Il Trombone di Gerico” della compagnia Agar Teatro, si è conclusa la stagione teatrale  2018 - 2109 di Moncalvo.

Anche quest’anno  si conferma un successo di numeri, con una media di oltre 250 spettatori per spettacolo. Molto apprezzati dal pubblico “Pesce d’aprile”, in cartellone il 3 febbraio, con 280 spettatori; il noir teatrale “Tenente Colombo prescrizione omicidio”, in scena sabato 16 marzo, che ha visto un pubblico di 260 persone. Gradimento infine anche per la commedia brillante “Alle 5 da me”, in scena il 31 marzo, che ha visto la partecipazione di 260 persone tra platea e galleria.

Anche il trend degli abbonamenti ha visto numeri positivi: quest’anno la quota ha toccato il numero 80, con un aumento del 25% rispetto al totale degli abbonamenti della stagione 2017/2018. Risultati positivi anche per i due spettacoli fuori cartellone: “A Christmas Musical” e “Il Trombone di Gerico”, che hanno visto rispettivamente la presenza di 130 e 160 persone.

Alcuni dati anche sulla stagione dialettale, che come di consueto ha anticipato, quest’autunno, la stagione di prosa. Il teatro in lingua piemontese ha visto una media di 170 persone per spettacolo: i due spettacoli più graditi dal pubblico sono stati “Ulisse Saturno farmacista notturno” (195 presenze) e “La Valada del vin balarin”(178 presenze).

“La stagione di Moncalvo tradizionalmente offre allo spettatore generi teatrali molto diversi  - commenta il direttore artistico Mario Nosengo siamo passati da commedie brillanti come “Alle cinque da me” a grandi classici reinterpretati in chiave moderna come “Platonov” di Checov. Il pubblico ha apprezzato l’offerta teatrale nel complesso, dimostrando una predilezione per il genere brillante. Segno di una ricerca di temi leggeri per distrarsi e divertirsi in compagnia”.

"Un grazie va, come sempre, alla Fondazione Piemonte dal Vivo, perché  la sua presenza è garanzia di prestigio e serietà e alla fondazione Gabriele Accomazzo (quest’anno alcuni spettacoli con protagonisti giovani attori erano dedicati alla memoria di Gabriele Accomazzo), alla drogheria Broda che ha gestito le prevendite e all’ Amministrazione locale, che come tutti gli anni si dimostra sensibile nell’offrire una stagione teatrale di qualità.. Un grande ringraziamento va anche a tutti gli enti che anche quest’anno hanno reso possibile lo svolgimento della stagione: le Fondazioni CRT e CRASTI e la sponsorizzazione della Cassa di Risparmio di Asti".

 

redazione

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