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Economia e lavoro | 11 luglio 2019, 07:00

Cannabis light per animali: ecco cosa sapere

CBD per animali: analizziamo come funziona.

Cannabis light per animali: ecco cosa sapere

Quando si parla di cannabis light, si chiama in causa un mondo di applicazioni. Da quando, con la Legge 242/2016, è diventato legale l’acquisto di canapa caratterizzata da un bassissimo contenuto di THC, lo 0,2% massimo per la precisione, sono nati diversi business molto interessanti. In questo novero è possibile citare il contributo dei prodotti a base di cannabis light alla filiera delle cure veterinarie naturali. Se ti stai chiedendo qualcosa in merito, nelle prossime righe puoi trovare qualche informazione in più su come funzionano i prodotti a base di cannabis light per i nostri amici a quattro zampe.

CBD per animali: come funziona?

Quando si parla dei nostri amici animali, non si può non ricordare la loro straordinaria importanza nelle nostre vite. Membri della famiglia a tutti gli effetti, ci regalano un affetto senza eguali. Noi, per contro, li ricambiamo facendo di tutto per il loro benessere. A dimostrazione di ciò, è possibile citare la crescita continua del giro d’affari che ruota attorno agli accessori come cucce, cappottini etc.

Un altro segnale degno di nota relativamente all’attenzione che dedichiamo alla loro salute sono le cure naturali, messe a punto con lo scopo di arrivare a risolvere una problematica senza essere troppo invasivi. La cannabis light legale offre una risposta speciale in questi casi.

Come mai funziona? Per rispondere alla domanda è necessario rammentare che il CBD o cannabidiolo interagisce con il sistema endocannabinoide dei nostri amici animali - esattamente come succede con noi - e in particolare con i recettori CB1, presenti in zone del corpo come le ghiandole salivari, il cervello e i follicoli piliferi, e i recettori CB2 che, invece, possiamo trovare soprattutto a livello della pelle.

Questa interazione è preziosa e permette di apprezzare diversi effetti sulla salute sia fisica, sia psicologica. Per quanto riguarda il primo aspetto, non si possono non chiamare in causa gli effetti antinfiammatori e, in particolare, il sollievo dai sintomi di patologie come l’artrite.

In merito al secondo, invece, tra i primi punti da prendere in considerazione rientra la risoluzione di problematiche come l’ansia da separazione, una condizione che rende difficile la vita a numerosi padroni sia di cani, sia di gatti, impossibilitati a essere sereni nel momento in cui, per lavoro o per piacere, lasciano a casa da soli i propri amici.

Come somministrare il CBD agli animali domestici

Come si somministra il CBD agli animali domestici? Nella maggior parte dei casi, la formulazione preferita dai nostri amici è l’olio. Il motivo principale riguarda il fatto che le gocce sono facili da assumere. Quando si entra nel vivo dell’olio di CBD per animali, è importante ricordare la possibilità di trovare in commercio formulazioni contraddistinte dalla presenza, oltre che del cannabidiolo, anche di attivi come la vitamina E, portentoso antiossidante, e la propoli, nota per le sue proprietà emollienti e per la capacità di contribuire al miglioramento della circolazione ematica.

Cosa dire in merito al dosaggio? Che non esistono indicazioni scritte sulla pietra in merito. Tutto, infatti, dipende dalla razza, dall’età e dalla sensibilità dell’animale. Il CBD non provoca effetti tossici agli animali domestici. Nonostante questo, nel momento in cui si inizia a utilizzarlo è il caso di cominciare con dosaggi molto bassi, andando a crescere, sempre su consiglio del veterinario di fiducia, e monitorando la reazione del proprio amico.

Una cosa che non si deve assolutamente fare è somministrare le formulazioni per esseri umani agli amici 4 zampe, siano essi gatti o cani. Anche se in entrambi i casi è presente il CBD, i prodotti per animali sono caratterizzati da una concentrazione decisamente inferiore di cannabidiolo. Inoltre, sono formulati in maniera diversa a seconda che si tratti di esemplari di grossa o di piccola taglia.

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