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Economia e lavoro | 15 luglio 2025, 10:34

Mercato di Asti, intimidazioni e insulti via chat: il Goia vuole querelare la Fiva. "Il Comune prenda posizione"

Tra le chat di ambulanti volano insulti pesanti. Il Goia: "Noi continueremo a lavorare per la tutela degli ambulanti"

Mercato di Asti, intimidazioni e insulti via chat: il Goia vuole querelare la Fiva. "Il Comune prenda posizione"

Non c'è pace e unità tra le diverse associazioni di ambulanti del mercato di Asti che, ormai da tempo vive una situazione di contrasti e, da un anno esatto, è stato spostato in piazza del Palio.

Nei giorni scorsi il Goia Fenapi aveva espresso perplessità sul successo del Mercato serale, scrivendo anche attraverso una nota stampa "È ormai evidente a tutti che la gestione del mercato ambulante cittadino sia diventata una vera e propria presa in giro per la maggior parte degli operatori del settore. Dopo aver smantellato un mercato storico, che per decenni ha rappresentato un punto di riferimento per la città, oggi assistiamo al paradosso: quei pochi ambulanti – i soliti noti appartenenti ad ANA e FIVA – che hanno contribuito a questo disastro, sono ora gli unici a beneficiarne, piazzando quei 4 o 6 banchi dove prima c'era lavoro per decine di colleghi".

Affermazioni che hanno innescato alcuni botta e risposta in una delle varie chat di ambulanti (forse dimenticando che su queste chat sono stati inseriti anche alcuni giornalisti) e insulti pesanti a un rappresentante del Goia che, questa mattina ha diramato una nuova nota dichiarandosi "preoccupati per la deriva nei toni del confronto".

"Con grande rammarico dobbiamo constatare l’ennesimo episodio di insulti e minacce rivolti al Goia, da parte di rappresentanti e simpatizzanti della Fiva, in particolare della presidente", scrive il Goia.

"Non è la prima volta che la presidente della Fiva si lascia andare a esternazioni offensive e inaccettabili nei confronti della nostra associazione e del suo presidente. L’ultimo episodio, avvenuto tramite un messaggio in un gruppo WhatsApp, contiene affermazioni gravemente lesive e intimidatorie, che sembrano essere una reazione al nostro recente comunicato stampa e agli articoli di giornale che hanno suscitato attenzione anche da parte della cittadinanza".

La nota annuncia il confronto con un legale per " valutare se esistano i presupposti per una querela" e rimarca: "Pur fortemente colpiti dalla violenza verbale di certi messaggi, riteniamo che non sia nostro compito abbassarci a un confronto volgare e personale. La nostra risposta sarà sempre nei termini del rispetto, del dialogo civile e, ove necessario, della tutela legale. Rimane infine un interrogativo amaro: l’amministrazione comunale, che da tempo sostiene apertamente la Fiva, intende continuare a tollerare simili comportamenti? È accettabile che chi gode di relazioni istituzionali possa permettersi toni così gravi senza alcun richiamo? Noi continueremo a lavorare per la tutela dei diritti degli operatori ambulanti e per il rispetto delle regole democratiche del confronto".
L'altra associazione ambulanti, Ana Ugl si dichiara estranea alle discussioni. "Leggiamo con una certa preoccupazione - dichiara la nota - le diatribe tra esponenti di altre Associazioni di categoria dell'ambulantato.  Precisiamo come ANA UGL di essere totalmente estranei a tali atteggiamenti e modi di esprimersi , da qualunque parte provengano ed ovunque vengano esternati".

Betty Martinelli

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