Dopo il consiglio comunale aperto di lunedì scorso (leggi QUI) Il Comitato astigiano "Tari Giusta" ha organizzato un dibattito pubblico intitolato "Cassonetti pieni, tasche vuote" per discutere del servizio di raccolta rifiuti, dell'igiene ambientale e dell'aumento della tassa sui rifiuti. L'incontro, previsto per mercoledì 17 luglio alle ore 21 presso il Circolo Dovano "Waya", vedrà la partecipazione di rappresentanti del Comitato TARI e di esperti del settore.
Secondo quanto riportato dagli organizzatori , la tassa sui rifiuti ad Asti è aumentata del 7% o più, rendendo la città la più costosa del Piemonte per questo servizio. Si evidenzia come l'aumento colpisca duramente pensionati e lavoratori dipendenti, già in difficoltà a causa dell'inflazione. Particolarmente colpiti risultano essere i settori turistico e commerciale, con bar e ristoranti che pagherebbero il doppio rispetto al resto della regione.
Il cambiamento nel metodo di raccolta, passando dal porta a porta ai cassonetti (raccolta verticale), viene criticato come inefficiente e costoso. Si sottolinea che sono stati spesi 6 milioni di euro solo per l'acquisto dei cassonetti. Contrariamente alle promesse di risparmio, questo nuovo sistema avrebbe portato a un aumento dei costi e a una maggiore presenza di rifiuti nelle strade.
I cittadini chiedono chiarimenti sull'aumento della tassa, mettendo in discussione se sia giusto che chi paga regolarmente debba farsi carico anche degli inadempienti. Si sollevano inoltre dubbi sulla gestione dei profitti delle aziende di raccolta rifiuti.
"Come Comitato 'Tari Giusta', chiediamo all'amministrazione comunale di Asti di affrontare urgentemente queste questioni: vogliamo sapere esattamente come vengono utilizzati i fondi raccolti con la tassa rifiuti e perché Asti ha la TARI più cara del Piemonte. Pensionati e lavoratori dipendenti non possono sostenere questi aumenti. Servono tariffe agevolate per chi è in difficoltà economica - spiegano - Bar, ristoranti ed esercizi commerciali stanno pagando un prezzo troppo alto. Chiediamo tariffe più eque per non soffocare l'economia locale. Siamo pronti al dialogo, ma anche alla mobilitazione se le nostre richieste non verranno ascoltate. La gestione dei rifiuti deve essere efficiente, economica e rispettosa dell'ambiente e dei cittadini."