Se va trovato uno sportivo che rappresenti in tutto e per tutto il Piemonte, questi è senza dubbio Claudio Marchisio. Nato a Torino nel 1986 e ritiratosi dal calcio giocato molto, forse troppo presto, colui che per molti è il Principino è stato il calciatore autoctono che più di ogni altro si è identificato con la Juventus ma non solo. Il sentimento di appartenenza di Marchisio alla sua terra è assoluto, come dimostrano tante delle sue attività che continua a svolgere anche adesso che non si dedica più alle attività sportive di tipo agonistico.
Centrocampista duttile e abile a districarsi in vari contesti, Marchisio è cresciuto calcisticamente nella sua squadra del cuore, quella Juventus che anche quest'anno è tra le favorite nella vittoria del campionato italiano secondo le quote più aggiornate delle scommesse sportive disponibili adesso online. Entrato nel settore giovanile bianconero nel 1993 dopo aver dato mostra di ottime doti tecniche, il classe '86 è stato praticamente subito battezzato come centrocampista per le sue capacità di movimento in mezzo al campo, oltre che per la sua visione di gioco. Da quel momento in poi è iniziato il fortissimo legame con la Juve, squadra con la quale ha debuttato da professionista a 20 anni nella stagione 2006-07, quando i bianconeri militavano in Serie B dopo il terremoto di Calciopoli che li condannò alla retrocessione. Quella stagione, tuttavia, gli servì per farsi notare in tutta Italia e per venire ceduto in prestito all'Empoli dove si sarebbe fatto le ossa prima di tornare in bianconero.
Dall'estate del 2008 in poi Marchisio visse la risurrezione della sua Juventus da autentico protagonista, diventando titolare indiscusso a centrocampo e vincendo sette campionati di Serie A consecutivi (dal 2012 al 2018), tre Supercoppe italiane e addirittura quattro Coppe Italia consecutive. Abile incursore, dotato di una grande freschezza atletica e di un'intelligenza tattica fuori dal comune, il numero 8 juventino avrebbe poi fatto breccia fino ad arrivare in nazionale italiana, squadra con la quale avrebbe giocato due mondiali, quello di Sudafrica 2010 e di Brasile 2014, dove andò a segno nella prima partita del girone contro l'Inghilterra. Nel 2018 lasciò la Juve per vivere un'esperienza diversa allo Zenit San Pietroburgo, squadra con la quale ha vinto un titolo del campionato russo nella sua unica e ultima stagione sul golfo di Finlandia. Dopo che il sorteggio della Champions League ha accoppiato Juve e Zenit, inoltre, Marchisio si è dimostrato felice di questo scontro, come dimostrato anche da un simpatico siparietto via social con l'account Twitter della squadra russa.
Appassionato di vari sport, specialmente di pallavolo, il torinese è stato spesso visto sugli spalti a tifare per la rappresentativa CUS Torino Volley, ossia la squadra femminile del capoluogo piemontese. Molto legato alle tradizioni della sua regione, spesso si reca in montagna o in territori naturali del Piemonte per staccare dalla routine della città, mostrando così sempre il suo legame viscerale con la terra che lo ha visto nascere e crescere.