Una storia di ordinario degrado, in un cortile vicino al parco Lungo Tanaro. Visibile dalla strada, da oltre un anno, c'è "uno schifo" commenta un passante che sta portando a spasso il cane e che tira dritto senza fermarsi.
Dietro a un cancello arrugginito e chiuso con un lucchetto, dove è appeso un cartello blu nuovo, con la scritta bianca che invita a tenere chiuso, ci sono una decina di box auto e rottami di ogni genere. Sono ammassati resti di mobili ed elettrodomestici, cartoni, tanti vestiti in sacchi trasparenti come quelli degli enti di solidarietà, materiale plastico vario e un'automobile lasciata tra il ciarpame. Tutta quella spazzatura sembra esser stata sversata fuori da un solo garage, ma blocca l'accesso ad altri tre, forse altrettanto pieni.
Secondo alcuni residenti del quartiere, è più di un anno ormai che la situazione è sempre la stessa e non accenna a migliorare. Ci sono cumuli di rifiuti che andrebbero smaltiti in discarica, e invece restano in bella vista in quel cortile dove pare abbiano accesso solo gli affittuari dei box. Sono loro ad avere le chiavi del cancello.
Nei mesi è cambiata l'auto davanti al pattume e spesso straripa anche quella di roba, secondo quanto riferisce un residente che preferisce, come gli altri, restare anonimo per timore di ritorsioni. Non solo degrado, ma rifiuti potenzialmente pericolosi, che attirano ratti e insetti. Eppure via Lungo Tanaro è la strada che centinaia di astigiani percorrono a San Secondo per andare a piedi ad assistere allo spettacolo pirotecnico del lunedì dei fuochi. E' uno degli accessi al parco cittadino, dove si fa jogging e si va a passeggiare.
Vicino al cortile, dove è il degrado ad averla vinta da tempo, c'è il vecchio mulino, uno scheletro industriale abbandonato da anni, con finestre e porte rotte, abitato da stormi di colombi. Un angolo di città che dovrebbe accogliere chi arriva e dovrebbe dare un'immagine diversa da quella che ha. Una zona lasciata all'incuria e all'oblio da troppo tempo, secondo molti che vivono nella zona e che, mesi fa, si erano già rivolti ai vigili urbani e al sindaco, Maurizio Rasero per denunciare quello che avviene in quel cortile.