Una Ferrari F430, o meglio la sua copia contraffatta, è stata distrutta lo scorso 30 giugno su disposizione del Tribunale di Asti. A eseguire il provvedimento sono state le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, al termine di una lunga vicenda giudiziaria iniziata nel 2022 con il sequestro di una vettura artigianalmente modificata per imitare in tutto e per tutto il noto modello sportivo della casa di Maranello.
Il veicolo in questione era, in realtà, una Toyota MR2 Coupé, trasformata per somigliare a una Ferrari F430, modello prodotto tra il 2004 e il 2009 con design firmato Pininfarina. La carrozzeria e i dettagli distintivi — come stemmi, cofano, cerchi, pinze freno, passaruota e persino il volante — erano stati modificati in modo da riprodurre fedelmente l’estetica della supercar italiana.
Il sequestro e l’intervento di Ferrari
L’auto era stata individuata nel novembre 2022 da una pattuglia del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Asti durante un controllo di routine. Dopo i primi sospetti, gli accertamenti avevano confermato la contraffazione: un team di tecnici specializzati inviati da Ferrari S.p.A. aveva redatto una relazione tecnica certificando l’illecita imitazione del modello originale.
Il proprietario dell’auto, un cittadino astigiano, era stato denunciato per uso non autorizzato di marchi di fabbrica contraffatti. Tuttavia, in sede giudiziaria, la Procura di Asti aveva richiesto l’archiviazione del procedimento penale, riconoscendo la materialità del fatto ma escludendo la probabilità di una condanna. Di conseguenza, il Tribunale ha disposto misure di tipo amministrativo, tra cui la confisca e la distruzione dell’autovettura.
Ricorsi respinti, auto distrutta alla presenza di Ferrari
Non sono serviti i successivi ricorsi presentati dalla difesa del proprietario, né al Giudice di Pace né alla Corte di Cassazione: entrambi sono stati respinti. Si è così arrivati all’esecuzione dell’ordinanza di distruzione lo scorso 30 giugno, effettuata presso un’azienda specializzata, alla presenza anche di personale incaricato dalla Ferrari, da sempre decisa nel chiedere l’eliminazione del veicolo contraffatto.
La lotta al falso come tutela del Made in Italy
L’operazione “Cavallino”, così denominata dalle Fiamme Gialle, si inserisce in un più ampio impegno della Guardia di Finanza nel contrasto alle filiere del falso Made in Italy. In questo caso, la tutela riguarda uno dei simboli per eccellenza dell’eccellenza italiana nel mondo, non solo per l’alto valore commerciale, ma per l’identità e l’immagine del “lusso su quattro ruote” riconosciuto a livello globale.
Come sottolinea la Guardia di Finanza, l’azione coordinata dal Tribunale di Asti rappresenta un presidio strategico a difesa della qualità e della legalità delle produzioni nazionali, in linea con le disposizioni del Decreto Legislativo n. 188/2021.