Si è svolta domenica a Variglie la 17° edizione della Sagra della pesca limonina. Al pranzo domenicale hanno aderito circa 95 partecipanti, con un'affluenza maggiore rispetto alle aspettative. Ad accogliere gli ospiti è stata la maschera varigliese dedicata a Madama Limunin, che ha svelato alcune curiosità sul suo conto.
Il personaggio è interpretato da Carla Raspino, classe 1938, che vanta questo titolo grazie alla sua missione di coltivatrice della pesca limonina da lunga data.
La pesca limonina, dall'America con furore
Si dice che la pesca limonina sia stata portata dall'America all'inizio del '900. La sua forma è tendenzialmente simile a quella di un limone, anche per quanto riguarda le dimensioni e il colore. Si presta a essere conservata nei barattoli in composta o sciroppata, ma anche in cucina insieme ad amaretti, vino e cacao.
Nella piazza della chiesa domenica un'intensa aria di sagra contadina e di pesca grazie alla presenza di alcuni produttori agricoli locali che hanno proposto il frutto, che matura tra fine luglio e metà agosto. I coltivatori locali, consapevoli dell'importanza di questo prodotto De.Co. (Denominazione Comunale di Origine), dato il buon riscontro da parte dei clienti hanno intenzione di promuoverlo maggiormente in futuro.
Inoltre, a creare l'atmosfera, hanno contribuito gli artisti locali con l'esposizione delle proprie opere. Ottima anche la risposta del pubblico alla passeggiata con racconto organizzata dai Narratempo (Briganti e Masche) che ha avuto luogo a Variglie a partire dalle 17. Il prossimo appuntamento con la pesca limonina sarà durante la sfilata del Festival delle Sagre di Asti!