“Stavo scrivendo un pezzo e davanti a me, in televisione, senza audio, il circo. Ad un certo punto alzando gli occhi con il brano in sottofondo, ho pensato che sarebbe stato bellissimo e poetico unire la tecnologia all’arte più antica del mondo”.
Nasce così, a San Marzanotto, in una delle tante notti dedicate alla musica, nel suo tecnologicissimo studio, l’idea dello spettacolo Circus di Danilo Amerio, artista generoso e sincero che con la musica ha una simbiosi da sempre.
“A tre anni mi regalarono un piccolissimo pianoforte, il primo della vita. La mia prima esibizione(ride) è stata la sigla del mitico Carosello”.
“Per me non è un lavoro, non potrei fare altro”. E tra canzoni sue scritte e cantate, produzioni di diversi artisti, collaborazioni importanti, colonne sonore, il tempo scivola a volte ovattato, a volte frenetico, considerando che Amerio è in tour da due anni. Soprattutto al sud, singolare per un artista piemontese, o forse normale considerato il detto “Nemo est propheta in patria”.
I meccanismi dell’industria discografica sono a volte lontani da quella che è la reale grandezza di un artista.
Danilo Amerio tornerà al Teatro Alfieri di Asti, questa sera, martedì 10 dicembre con il suo spettacolo Circus con Milo e Olivia e la Compagnia Arte Makìa, per la regia di Alfia Bevilacqua che sarà presente sul palco per seguire tutte le fasi dello spettacolo.
È cambiato molto il mondo della musica da quando hai iniziato?
“Moltissimo e non sempre in modo positivo, spesso mi sono fatto condizionare dall’ambiente poi ho imparato ad evolvermi, ma non mi sono involuto come, in qualche caso, ha fatto la musica. Ho cercato di rimanere me stesso, con la consapevolezza che oggi in molti si avvicinano alla musica senza essere musicisti. Ci sono ottimi prodotti, ma anche 'spazzatura' che commercialmente però è appetibile. Il gusto è cambiato”.
E i tanti talent che affollano il mondo televisivo?
“La vita e la morte degli artisti. Ormai sembra essere l’unico modo per avere visibilità, ma i canoni televisivi non aiutano e rischiano di bruciare l’artista. Tra i tanti, tantissimi partecipanti, in pochi sono rimasti in voga. Mengoni è il più bravo".
Sanremo ti ha dato una grande notorietà. Come mai non hai più partecipato?
“È una grandissima opportunità, ma se Pippo Baudo guardava davvero brani e artisti, dopo non è più stato cosi. Qualcuno mi ha chiesto se avevo delle tessere ma io ho solo quelle del supermercato, quelle anche più di una (ride). Quel lato del mio ambiente non mi piace. Si deve parlare solo di musica”.
CIRCUS
Il tuo spettacolo arriva nuovamente, dopo il 2015, al Teatro Alfieri, fortemente voluto dall’amministrazione. Siamo grati per questo perché non capita spesso di vederti ad Asti, purtroppo, nonostante tu sia in tour praticamente da anni. Come si dipana il tuo spettacolo?
“Ci sarò io con la mia band, 3 coristi, 8 circensi professionisti, 4 ballerini. Milo e Olivia e la compagnia Arte Makìa, saranno la cornice dei miei 19 pezzi”.
Canterai il “Pagliaccio e il Musicista” bellissima canzone scritta con Giorgio Faletti che narra proprio della vostra amicizia?
“No. Non c’è più Giorgio. Lui e il suo genio inarrivabile restano dentro di me sempre. Ma lui non c’è più"
CHI È DANILO AMERIO
Debutta artisticamente, mentre studia al conservatorio già da anni, a soli quattordici anni quando scrive per Nicola di Bari "Chi ha visto Elena" (oltre un milione di copie vendute in un anno) e poco più che ventenne, componeva con Oscar Prudente la famosa "Vorrei cantare insieme a voi...." celeberrimo spot della Coca Cola.
Protagonista del mercato musicale italiano e internazionale da più di trent’anni. Oltre ai suoi tantissimi pezzi: “Quelli come noi”, “Buttami via”, “Bisogno d’amore”, solo per citarne alcuni ha collaborato con Raf, Umberto Tozzi, Vallesi, Mia Martini, Anna Oxa (Donna con te), Jovanotti, Celentano, Mietta (faceva parte dei “Ragazzi di via Meda”), Morris Albert.
Il Festival del 1994 vede suoi brani e collaborazioni nei primi posti della classifica:
1) Aleandro Baldi con Passerà
2) Giorgio Faletti con Signor Tenente (ispirata dai Carabinieri di Villafranca dove Danilo Amerio, produttore del brano, aveva lo studio di registrazione)
3) Quelli come noi Danilo Amerio
L’anno dopo un bel sesto posto con Buttami via.
LA BAND
Sul palco con l’artista:
Tastiere Olga Kazelko
Batteria e percussioni Omar Maiorano
Basso e contrabbasso Gualtiero Marangoni
Chitarra elettrica e acustica Luca Marchesin
Voce e pianoforte Danilo Amerio
Cori: Susi Amerio, Martina Pinsoglio, Fabio Massano
Fonico Simone Lampedone
Luci Enrico Boido
Direttore di palco Paolo Gabrieli
Per informazioni e biglietti, Teatro Alfieri 0141 399057.