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Attualità | 03 gennaio 2020, 09:23

Quali sono le novità per chi ha un mutuo su una casa all'asta? Le informazioni della Casa del Consumatore Piemonte

Il debitore consumatore per la sua prima casa potrà richiedere di rinegoziare il mutuo

Quali sono le novità per chi ha un mutuo su una casa all'asta? Le informazioni della Casa del Consumatore Piemonte

Una possibilità di pagare i debiti, per le famiglie che hanno la casa all’asta, è stata stabilita dalla legge che ha convertito il decreto fiscale.

In sostanza il debitore consumatore per la sua prima casa potrà richiedere di rinegoziare il mutuo che non è riuscito a pagare o surrogare lo stesso con l’apporto di una nuova banca.

Il pignoramento immobiliare deve essere stato notiifcato tra il 1 gennaio 2010 ed il 30 giugno 2019 e la procedura esecutiva non deve vedere la presenza di altri debiti ed in caso contrario, prima dell’istanza di rinegoziazione, il richidente dovrà produrre un atto di rinuncia da parte degli altri creditori intervenuti: in sostanza dovrà pagare gli altri debiti.

L’istanza deve essere presentata entro il 31 dicembre 2021, il debito totale non dovrà essere superiore a 250mila euro e si deve aver pagato almeno il 10% del capitale del vecchio mutuo, la durata massima non potrà superare i 30 anni e l’età del debitore, al termine del nuovo finanziamento, non dovrà superare gli 80 anni.

Al debitore spetterà di pagare interamente le spese della procedura esecutiva al creditore, costi che potrebbero non essere di poco conto.

La possibilità di rinegoziare o surrogare il mutuo potrà essere concessa, nel caso in cui vi sia il diniego della banca al debitore, ad un parente o ad un affine sino al terzo grado che diverrà il proprietario dell’immobile con il decreto di trasferimento del giudice, fatta salva la possibilità del diritto di abitazione per il debitore per i successivi 5 anni.

Entro questo periodo, il debitore potrà richiedere d’intestarsi l’immobile ed accollarsi il debito residuo sempre con il parere positivo della banca che ha concesso il nuovo mutuo e rimborsando il parente per le rate pagate sino a quel momento.

Lo Stato potrà garantire mediante un fondo speciale il 50% dell’importo del mutuo che a seconda del momento in cui si troverà l’asta immobiliare potrà essere: del 100% della perizia se l’asta non è stata fissata oppure, negli altri casi, del 75% della base d’asta. Per debiti inferiori alla base d’asta si dovrà corrispondere l’intero importo vantato dal creditore. Così facendo il debitore potrà ottenere l’esdebitazione del debito residuo.

Un esempio renderà l’idea della disposizione legislativa: se ho un debito residuo di 200mila euro ma la mia casa è all’asta al valore di 100mila euro potrò, con un mutuo da 75mila euro, chiudere la partita con il passato stralciando 125mila di debito residuo.

In seguito alla presentazione dell’istanza congiunta, del debitore e del creditore, al giudice dell’esecuzione, l’asta sarà sospesa per un periodo massimo di 6 mesi ed il termine per la delibera per il nuovo mutuo rinegoziato non potrà superare il termine di 3 mesi.

Tutto semplice? "No, perché la banca - afferma Stefano Santin della Casa del Consumatore e consulente della trasmissione Mi Manda Rai Tre - sia in caso di rinegoziazione che di surroga dovrà fare la sua istruttoria ed inoltre potrà rifiutare di concedere un nuovo finanziamento. Inoltre l’iter attuativo della legge prevede che entro marzo sia approvato un ulteriore provvedimento che specifichi quando non potrà essere concesso il nuovo finanziamento e come richiedere l’intervento del fondo di garanzia dello Stato per cui sono stati approvati nel 2019 solamente 5 milioni di euro. La procedura non si presenta di facile attuazione senza un’assistenza in tutte le fasi : istanza di rinegoziazione, richiesta di sospensione ed istruttoria del mutuo con successiva garanzia statale; pertanto si rischia di non riuscire a ottenere quanto richiesto. Un altro ostacolo per il debitore è sicuramente la presenza di altre posizioni debitorie e quindi il suo merito creditizio potrebbe essere negativo per la concessione di nuova finanza. Il consiglio – prosegue Stefano Santin – è quello di preparasi per tempo con tutta la documentazione necessaria perché se non si rifinanzierà la legge con più risorse si rischia di non vedersi approvata l’istanza poiché, probabilmente,si darà precedenza alle prime domande pervenute".

La Casa del Consumatore seguirà tutto l’iter di approvazione del regolamento e darà assistenza ai debitori che intenderanno perseguire la via prevista dalla novella legislativa.

Si potrà contattare l’associazione allo 0141/530197 e via mail a info@casadelconsumatore-piemonte.it

Comunicato stampa

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