È iniziata negli uffici di Assimprese ed U.N.S.I.C. presso le sedi di Asti e Novara la raccolta firme contro il provvedimento legislativo che ha introdotto l'obbligo, anche per i piccoli esercenti, dello scontrino fiscale elettronico a partire dal 1 gennaio 2020.
La norma impone anche per i commercianti (bar, chioschi, panetterie) con volume di affari ridotti di dotarsi del misuratore fiscale in grado di effettuare l’invio telematico degli scontrini direttamente all' Agenzia Entrate.
"Norma vessatoria"
“È una norma vessatoria per i piccoli esercenti”, sostiene Pier Paolo Gherlone, Presidente Regionale di Assimprese, libero sindacato di imprenditori piemontesi e delegato provinciale U.N.S.I.C. di Asti .
Fino a giugno gli adempimenti possono essere fatti dagli intermediari abilitati ovvero commercialisti o Associazioni di categoria.
Da giugno tutti i commercianti (negozi, bar) devono installare il pos, il registratore di cassa telematico e la rete internet con una spesa di circa 1.500 euro.
Molti paesi sono senza fibra o adsl
“È una imposizione assurda, molti piccoli paesi non sono serviti da fibra o adsl e diventa difficile il collegamento internet”, sostengono i dirigenti del sindacato.
“Va abolita la norma", sostiene il rappresentante del sindacato degli imprenditori.
Raccolta firme e gazebo
I cittadini, in particolare commercianti e artigiani che volessero firmare per l’abrogazione del provvedimento, potranno recarsi in via XX Settembre 123 ad Asti e in via Solferino 10 a Novara presso gli uffici U.N.S.I.C. e Assimprese tutti i giorni dalle 15 alle 17.30.
A metà febbraio gazebo nelle piazze di Novara e di Asti per la raccolta firme.