Il dibattito sulla "vivace"vicenda Asp, ha varcato i confini locali per approdare a Torino dove Eleonora Artesio, consigliera comunale di Torino (Torino in Comune-La Sinistra) ha depositato un'interpellanza per chiedere alla sindaca Chiara Appendino (anche Assessore delegato alle partecipazioni societarie) di conoscere quando e come sia stata autorizzata e consentita la partecipazione delle aziende ex municipali a società per azioni multiservizi operanti all'esterno del territorio comunale e della Città metropolitana, tanto da portare all'acquisizione da parte di SMAT di quote di NOS fino all'assunzione della sua stessa presidenza.
Premesso che, scrive la consigliera torinese
la società ASP -Asti Servizi Pubblici Spa si occupa di acqua, rifiuti, trasporto pubblico locale, energia;
le partecipazioni in ASP sono al 55% del Comune di Asti e al 45% di Nos spa, i cui soci sono Smat, IREN, Amiat, GTT, gruppo Gavio e altri privati;
il Presidente di Nos è Paolo Romano, contestualmente Presidente di Smat.
Richiamato che
i media astigiani hanno riportato nelle settimane scorse un vivace confronto tra il Sindaco di Asti e il Presidente di NOS (nonché di Smat), con scambio di accuse relative alla operatività della Società, con conseguente allarme dei dipendenti e delle rappresentanze sindacali, oltre che del Consiglio comunale di Asti;
nel corso del Consiglio aperto sul tema il comitato astigiano dell'acqua pubblica ha proposto lo scorporo del servizio idrico, ai fini di ripubblicizzazione della gestione.
- Appreso che
tre componenti del CdA di Nos Spa si sono dimessi;
non è nota la evoluzione negli equilibri interni della Società, a seguito di tali fibrillazioni, tuttavia si sottolineano il coinvolgimento e le eventuali ripercussioni su aziende partecipate dal Comune di Torino, in quanto la Società è formata per il 10% da Iren Acqua e Gas (sulla cui governance di concerto coi Comuni di Genova ,di Parma e di Reggio Emilia si è più volte discusso in Consiglio comunale a Torino, a seguito degli indirizzi di dismissione delle quote di partecipazione); per il 15% da Amiat Azienda Multi servizi Igiene Ambientale Gruppo Iren il cui 84,6% dei ricavi (anno 2018) è riferibile ai servizi per il Comune di Torino; per il 10% da Smat (che esprime anche il Presidente) per la quale è in corso la trasformazione in società consortile pubblica a seguito degli indirizzi del Consiglio Comunale; per il 15% da GTT facente capo a FCT Holding S.r.l. società finanziaria controllata dal Comune di Torino.
Considerato che
l'attuale Presidente di Nos è anche Presidente di Smat:
L'attuale amministratore delegato di ASP (ovvero Asti Servizi Pubblici SpA di cui Nos detiene il 45% delle azioni) è anche Presidente di GTT.
Dedotto che le vicende astigiane coinvolgono direttamente aziende torinesi partecipate dal Comune di Torino nonché figure apicali delle stesse società, individuate anche col concorso del Comune di Torino.
Interpella
la Sindaca, anche in qualità di Assessore delegato alle partecipazioni societarie per conoscere:
se la Città di Torino abbia, in quali tempi e con quali atti, autorizzato e consentito la partecipazione di aziende ex municipali e ora a maggioranza di partecipazione comunale a società per azioni multi servizi operanti all'esterno del territorio comunale e della Città metropolitana;
in specie , con quale mandato autorizzativo da parte del Comune di Torino abbia operato Smat nella acquisizione delle quote in NOS fino alla assunzione della Presidenza;
quali informazioni in merito alla partecipazione in ASP e alle possibili evoluzioni rispetto al quadro evidenziato siano state fornite al Comune di Torino;
quali conseguenze e quali valutazioni in merito alla situazione descritta.