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Economia e lavoro | 26 aprile 2020, 18:12

Intesa Sanpaolo verso l'assemblea degli azionisti: confermata l'operazione per il "matrimonio" con Ubi Banca

Domani il grattacielo ospiterà una versione "ristretta" dell'appuntamento. Sull'Ops il gruppo conferma una prospettiva che "assume ancora maggiore valenza nel contesto conseguente all'epidemia di Covid-19"

Intesa Sanpaolo verso l'assemblea degli azionisti: confermata l'operazione per il "matrimonio" con Ubi Banca

Un lunedì diverso dagli altri, il 27 aprile 2020. E' la data infatti in cui Intesa Sanpaolo ha fissato l’assemblea azionisti, che si svolgerà nella sala consiglio del grattacielo. Quel grattacielo che ormai da giorni manda il suo messaggio di solidarietà con un tricolore a fasciare alcuni dei suoi piani.

Vista la condizione particolare che ci accompagna in questi mesi e la necessità di distanziamento, all'assemblea saranno presenti soltanto il presidente, Gian Maria Gros Pietro, il notaio e il rappresentante degli azionisti. Sarà però l'occasione - al di là dell'emergenza del periodo, dell'approvazione del Bilancio 2019 e della destinazione dell'utile di esercizio - per fare il punto anche su una grande operazione iniziata ben prima dell'avvento del Covid-19 e che nonostante tutto in queste settimane sta proseguendo nel suo cammino: l'Ops che potrebbe portare al matrimonio con Ubi Banca, l'offerta pubblica di scambio volontaria lanciata da Intesa Sanpaolo lo scorso febbraio sulla totalità delle azioni Ubi. 

Alle domande già arrivate nelle scorse ore dagli azionisti, Intesa Sanpaolo ha  risposto confermando la strategia in proposito. Un'operazione - come comunicato da Intesa - che "assume ancora maggiore valenza nel contesto conseguente all'epidemia di Covid-19, in particolare per quanto riguarda le sinergie di costo, nonchè l'aumento del grado di copertura dei crediti deteriorati e la riduzione dei crediti Unlikely to pay e in sofferenza". Meglio Ubi, dunque, rispetto a una fusione con una società di assicurazioni. 

E ancora: "Va infatti tenuto presente che le banche di minori dimensioni hanno ridotte possibilità di avvalersi delle leve dell'efficienza e della  riduzione del profilo di rischio per fronteggiare un quadro economico sfavorevole e contrastare gli impatti sul tessuto sociale".

Tra gli obiettivi, dunque, ci sono il "rafforzamento della sostenibilità della creazione di valore per tutti gli stakeholder - dice la Banca - con un'unione che avverrebbe in maniera fluida e valorizzando le risorse di Ubi, grazie alle affinità tra le due banche".

Per quanto riguarda invece la pandemia Covid, Intesa ha confermato che i prestiti messi a disposizione delle imprese sono erogati a condizioni di tasso e commissioni molto inferiori a quelle applicate nei mesi scorsi. "Intesa Sanpaolo sta applicando condizioni di tasso e commissioni ampiamente inferiori a quelle medie normalmente applicate nel quarto trimestre 2019 e nei primi due mesi del 2020, su tipologie di credito con medesime caratteristiche di durata e struttura finanziaria. Gran parte delle misure adottate è esente da spese di gestione dei finanziamenti e tutte prevedono un differimento di qualsiasi rimborso di capitale di almeno sei mesi". 

Per il futuro, la data da tenere a mente sarà quella del 5 maggio. Quando in occasione dell'approvazione dei risultati del Gruppo Intesa Sanpaolo del primo trimestre 2020, si dovrebbe disporre di informazioni "che consentano di delineare uno scenario con un ragionevole grado di attendibilità - anche se suscettibile di evoluzioni non prevedibili, in considerazione dei  significativi profili di incertezza che contraddistinguono la straordinarietà dell'evento Covid-19 - per potere esprimere fondatamente una valutazione circa il possibile contesto conseguente alla pandemia e i possibili impatti sul Gruppo Isp".

Redazione

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