/ 

In Breve

| 30 aprile 2020, 18:06

"Il sindaco dice che gli astigiani se ne fottono, ma cosa ha fatto per sanzionarli?"

A parlare è il consigliere comunale Angela Quaglia. "Queste sono generalizzazioni che fanno veramente male. Ho notato atteggiamenti responsabili da parte dei cittadini"

"Il sindaco dice che gli astigiani se ne fottono, ma cosa ha fatto per sanzionarli?"

Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni del consigliere comunale Angela Quaglia, in merito all'emergenza da Covid-19.

Ho letto le dichiarazioni di ieri del sindaco e sono davvero sorpresa.

Per chi, come me e come molti altri, ha rispettato scrupolosamente la “quarantena” , rinunciando ad uscire, approvvigionandosi solo settimanalmente, rinunciando a far visita ai propri congiunti (e sempre con le dovute precauzioni), fa veramente male sentire il sindaco dire: “Buona parte della popolazione se ne fotte altamente…”.

A parte il linguaggio, non certo adeguato al ruolo istituzionale che ricopre ma a cui ormai ci ha abituati, ciò che contesto è la generalizzazione del giudizio nei confronti dei cittadini.

Quelle rare volte in cui sono uscita, in questi due mesi, (compresa la spesa al mercato di piazza del Palio, con guanti e mascherina), ho notato atteggiamenti molto responsabili da parte degli astigiani.

Non ho mai visto persone senza protezioni individuali, non ho notato assembramenti, ho visto file ordinate (anche se lunghe) e gente che con pazienza aspettava il proprio turno.

Queste generalizzazioni gratuite non fanno altro che invogliare a trasgredire!

Se il sindaco, che evidentemente ha girato la città più di me, ha notato comportamenti non adeguati ci dica piuttosto che cosa ha fatto per sanzionarli.

Io credo, piuttosto, che se il numero dei positivi Covid nella nostra città e provincia continua ad aumentare, la responsabilità vada cercata nell’insufficiente (finora) numero dei tamponi, soprattutto ai congiunti delle persone che si sono ammalate e alla mancanza (almeno fino ad un certo momento), di adeguati dispositivi di protezione individuale, sia per i sanitari dell’ospedale che per il personale delle Case di Riposo.

Senza contare che, forse, il fatto iniziale può essere stato l’avventuroso rientro dal mare degli anziani che erano in vacanza e che, anziché essere tenuti in osservazione per un certo tempo, sono stati riportati a casa loro con tutti i rischi del caso.

Ci sarà tempo per valutare fatti e atteggiamenti e per stabilire responsabilità ma per favore, chi ha l’onore e l’onere di tutelare la nostra salute svolga il suo compito in modo responsabile, senza travestimenti e usando un linguaggio adeguato al ruolo!

Angela Quaglia

Al direttore

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium