“La notizia di oggi é di quelle importanti per la città di Asti e ovviamente sindaco ed Amministrazione la tacciono. La divulghiamo noi. L'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), con Delibera 582 dello scorso 08 luglio 2020, ha stabilito che l'affidamento ad ASP dell'orribile Teleriscaldamento nel cortile dell'Ospedale non si poteva fare”.
Lo scrive, in una nota stampa a firma del capogruppo Massimo Cerruti, il gruppo consigliare del Movimento 5 Stelle ricordando che il progetto era stato da loro avversato “con la determinazione dei consiglieri comunali e la professionalità di tecnici e del legale Alberto Pasta” fin dal 2015.
“E se in tutto questo tempo le amministrazioni succedutesi avessero dato retta anche solo una volta alle nostre istanze – aggiunge Cerruti – si sarebbero risparmiati molto tempo, tante risorse ed evitati grossi problemi a carico dei cittadini. A cascata, infatti, le conseguenze ora sono enormi: tutto quanto avvenuto in merito la progettazione, l'iter burocratico, le spese tecniche e amministrative riguardanti il teleriscaldamento ad Asti risultano essere illegittime”.
Sottolineando altresì che, per analogia, è altrettanto illegittimo l’affidamento, disposto dalla precedente giunta comunale, degli impianti di illuminazione a led cittadini, con un contratto di ben 25 anni, ad AEC (Asti Energia e Calore), società controllata da Asp. “Una scatola vuota senza mezzi né dipendenti – scrive Cerruti –, creata ad arte solo per drenare denaro pubblico di noi cittadini verso i privati non sarebbe mai nata e non risulterebbe ora addirittura beneficiaria di contratti di affidamento milionari dichiarati ora dall'Anac illegittimi. Un bel pasticcio!”
“Chi pagherà tutti gli errori passati e la totale inerzia di questa Amministrazione Comunale? - si chiede ancora il capogruppo – Noi del M5S per lungo tempo avevamo segnalato in tutte le sedi che quelle concessioni si trattavano di ‘forzature’ che violavano le regole della libera concorrenza, che quei progetti erano dei mostri che bruciavano denaro dei cittadini. Nessuno ci ha ascoltato e fummo costretti ad inoltrare un esposto in Procura ed uno successivo all'ANAC”.
Una situazione che, stando al j’accuse pentastellato, l’amministrazione Rasero non avrebbe fatto nulla per correggere: “Anzi nell'immobilismo totale ha peggiorato la situazione perdendo altro tempo prezioso ed accumulando ricorsi su ricorsi attualmente incombenti su tutti noi. Ora é scritto nero su bianco: le nostre non erano farneticazioni, avevamo ragione noi che come sempre cercavamo di difendere gli interessi di tutti i cittadini. E, a maggior ragione, continueremo a farlo ora perché a pagare non debbano essere sempre i soliti”.