Giovedì 8 ottobre si è tenuto un incontro tra l’Azienda Poste Italiane e le sigle sindacali SLP CISL e SLC CGIL di Asti nel quale sono stati discussi diversi temi, tra cui la riapertura immediata di tutti gli uffici postali razionalizzati per emergenza Covid e la grave carenza di personale nel settore sportelleria, per la quale i sindacati hanno chiesto l'immediata immissione di almeno 30 persone.
"A seguito delle risposte aziendali del tutto insoddisfacenti, abbiamo ritenuto opportuno aprire un conflitto di lavoro con l’Azienda Poste", spiegano dai sindacati.
Il giorno 14 ottobre, si è un tenuto il tentativo di conciliazione secondo quanto previsto dal vigente CCNL.
"Nemmeno in questa occasione è emersa da parte aziendale la volontà di venire incontro alle nostre rivendicazioni. Pertanto, seguendo le procedure previste, la fase conflittuale da noi aperta è demandata alla discussione del tavolo regionale", continuano.
In attesa del futuro confronto, i sindacati intendono avviare un percorso di coinvolgimento delle Istituzioni al fine di interrompere l’attuale situazione di disagio che interessa sia i colleghi di Poste che i cittadini.
"La clientela di Poste Italiane non merita a nostro avviso di sopportare interminabili code per effetto della chiusura degli uffici e della grave carenza di personale. Sarebbe necessaria da parte di Poste Italiane, la più importante azienda di servizi in Italia, una maggiore attenzione al nostro territorio nella realizzazione delle Politiche Attive per il Lavoro", concludono i sindacati.