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Attualità | 17 ottobre 2020, 20:23

Covid: ad Asti stretta sulle manifestazioni per limitare i contagi, ma il Giro passerà regolarmente

Tra gli altri punti toccati dal sindaco Rasero in una diretta social la situazione in ospedale, l’individuazione di un covid hospital nell’alessandrino e l'insofferenza alla quarantena di alcuni ospiti di un centro di accoglienza dopo l'accertamento di un caso di positività

Il sindaco, per sensibilizzare la popolazione ad utilizzarla, ha aperto la diretta indossando una mascherina

Il sindaco, per sensibilizzare la popolazione ad utilizzarla, ha aperto la diretta indossando una mascherina

“Non siamo in una situazione tragica, drammatica, di panico ma è molto seria e non dobbiamo trascurarla”. Con queste parole, seguite da un ennesimo appello ad adottare comportamenti corretti per contribuire a ridimensionarla (ovvero indossare sempre la mascherina, lavarsi frequentemente le mani, evitare assembramenti e mantenere il distanziamento sociale), il sindaco di Asti Maurizio Rasero ha concluso una diretta Facebook indetta per chiarire alcuni dubbi alla popolazione e fare il punto sulla situazione Covid nell’Astigiano.

Tra i molteplici punti toccati e che riassumeremo nelle prossime righe, quello che inciderà maggiormente sulla quotidianità di molti è quello relativo una ‘stretta’ sulle manifestazioni in programma, molte delle quali verranno annullate, e su momenti di convivialità quali matrimoni (si valuterà la riduzione del numero massimo di presenti consentito) o cerimonie per la concessione della cittadinanza italiana, che saranno temporaneamente sospese.

Un giro di vite al quale farà eccezione il Giro d’Italia, il cui arrivo ad Asti è previsto nel pomeriggio di venerdì, che, salvo diversa indicazione dell’organizzazione della corsa, si svolgerà regolarmente come previsto. “Si può discutere se fosse il caso o meno di farlo passare in questo periodo – ha affermato Rasero – ma non si vuole perdere questa occasione di visibilità per il territorio, tenendo anche conto che dietro vi sono interessi molto più grandi di noi e penali pesantissime”. “Se vorrete assistere, vi chiedo però – ha aggiunto Rasero – di usare il buon senso, usando sempre la mascherina e evitando assembramenti”

Una richiesta che il primo cittadino estende anche a se stesso e alla sua giunta (“Dobbiamo dare il buon esempio”) alla quale chiederà di non convocare conferenze stampa in presenza. “Le faremo online o invieremo comunicati stampa, ma eviteremo di assembrarci”.


I DATI DEL CONTAGIO VANNO CONTESTUALIZZATI

“Il bollettino regionale odierno indica per l’Astigiano 59 nuovi positivi, che possono essere tanti ma devono essere contestualizzati – ha affermato Rispetto a febbraio e marzo stiamo giocando un’altra partita: ora si fanno molti più tamponi, andando alla ricerca di positivi caso per caso. Individuando prima i positivi, si può risalire a tutta la filiera che ha portato quella persona a infettarsi e magari risalire a qualche asintomatico che gira tranquillamente non sapendo di essere positivo”.

“I 59 positivi – ha precisato – sono da intendersi sull’intera provincia di Asti, non sulla sola città. Ad oggi, su Asti città, i positivi sono in totale 162, pari al 42-43% dell’intera provincia. Come i 59 positivi di oggi, così come per quelli registrati nei giorni scorsi, la stragrande maggioranza corrisponde a persone asintomatiche che, se non fossero state sottoposte a tampone, avrebbero girato tranquillamente pensando di non avere nulla”.


ALL'HOTSPOT SCOLASTICO SOLO SE AUTORIZZATI DALL'ASL

L’hotspot di viale Pilone, aperto lo scorso martedì, effettua tra le 90 e le 120 visite quotidiane, con circa 100 tamponi in media giornaliera. Non ci si deve presentare prima dell’apertura dei cancelli, che è fissata alle 10.30 – ha ricordato Rasero – I tempi medi, durante la fascia tra apertura e chiusura, sono di circa 40-45 minuti, quindi non è necessario recarcisi con grande anticipo. Ricordo anche che è un hotspot scolastico, cui si va perché l’Asl indica di andarci e non perché ci si vuole sottoporre a tampone. Chi ha dubbi se fare o non fare l’esame, come prima cosa deve contattare il proprio pediatra, il quale se necessario avvierà la procedura che porterà all’esecuzione del tampone”.


IN OSPEDALE SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO

Il sindaco ha anche fatto il punto sulla situazione Covid al Cardinal Massaia: “In questo momento risultano presenti 2 pazienti in terapia intensiva, 22 alle Malattie Infettive e 5-6 pazienti in altro reparto organizzato e predisposto appositamente nei giorni scorsi. Numeri molto lontani da quelli toccati nel momento più buio dell’epidemia”. Rasero ha inoltre comunicato che la clinica Salus di Alessandria, che dispone di 125 posti per malati covid, è stata individuata quale covid hospital per quanto riguarda l’area territoriale del quadrante Asti-Alessandria. “Questo per non intasare l’ospedale e non generare disservizi agli altri pazienti non covid”. Al Cardinal Massaia, comunque, la situazione è al momento sotto controllo


CASI DI CONTAGIO IN UN CENTRO ACCOGLIENZA

Il sindaco, rivendicando la sua ‘trasparenza’, non ha omesso di parlare di un centro di accoglienza cittadino, che ospita 44 persone, una delle quali risultata positiva al tampone. L’Asl ha emesso un provvedimento di quarantena di 14 giorni per gli altri 43, ma non tutti gli interessati lo hanno accettato di buon grado. Pertanto, ha spiegato Rasero “ho chiesto supporto del prefetto, del questore e del comandante provinciale dei Carabinieri che hanno immediatamente intensificato i controlli per verificare che queste persone rispettino la quarantena. Credo nei prossimi giorni la responsabile segnalerà alle autorità competenti i nomi di chi non l’ha accettata”

Gabriele Massaro

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