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Sanità | 09 novembre 2020, 16:17

Covid in Piemonte, ad oggi i ricoverati sono circa il 25% in più rispetto al picco della pandemia

Lo ha affermato il responsabile dell’area Dea, con riferimento alle degenze ordinarie o subintensive, con terapie intensive occupate per circa 2/3 rispetto la prima ondata

Covid in Piemonte, ad oggi i ricoverati sono circa il 25% in più rispetto al picco della pandemia

“Nella settimana dal 2 all’8 novembre, la media giornalieri di nuove positività al Covid-19 si è attestata su 3.588 casi. Il picco di presenze in Pronto soccorso si è avuto il 5 novembre e, da qualche giorno, assistiamo a una modesta diminuzione. La media giornaliera di pazienti in attesa di ricovero al Pronto soccorso nelle ultime due settimane è stata pari a 450-500 persone”.

E’ quanto dichiarato questa mattina dal coordinatore dell’area Dea Gian Antonio Cibinel nel corso dell’incontro della Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, con i responsabili del Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive (Dirmei).

“In questo momento – ha aggiunto il numero di ricoverati è maggiore rispetto al picco della prima ondata della pandemia ed è particolarmente concentrato sulle degenze ordinarie o subintensive. Ieri sera avevamo circa il 25% di ricoveri in più in queste aree rispetto al picco della pandemia. Per quanto riguarda le terapie intensive, siamo invece intorno ai due terzi rispetto al picco massimo della prima ondata. Se l’andamento dei contagi sarà lineare, potremmo stimare tra una settimana 400-450 ricoverati in terapia intensiva, pari al picco della prima ondata, e 5.500-6.000 ricoverati complessivamente in altri reparti”.

Per quanto riguarda la linea di comando operativa per i ricoveri ospedalieri, ha spiegato il commissario per la gestione delle politiche sanitarie Emilpaolo Manno “esistono diverse postazioni attive 24 ore su 24: la postazione di Direzione sanitaria, che governa i ricoveri dei reparti di degenza; quella che governa i Pronto soccorso e i Dea, che valuta il bording e predispone eventuali spostamenti; quella dedicata alle terapie intensive, che ne gestisce e smista i posti”.

Il direttore regionale del settore Emergenza Covid Gianfranco Zulian ha ribadito la necessità, pur nell’emergenza, di garantire sia i cittadini bisognosi di cure ordinarie sia quelli che necessitano di cure urgenti o emergenziali a causa della pandemiae ha sottolineato che, per quanto riguarda il personale sanitario, “la Regione si è mossa per tempo, reclutando al 10 settembre ben 2.501 risorse, che oggi sono diventate oltre 3.100, e al momento vi sono 17 bandi aperti”.

Redazione

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