Il 2020 si sta avviando alla chiusura lasciando “sul campo”, oltre che un tributo notevole di vittime e dolore, un’emergenza economica senza precedenti che ha sotto diversi aspetti, tagliato le gambe anche al territorio astigiano che avrà come imperativo per i prossimi anni, cercare di rialzarsi e trovare lo spirito combattivo, pur nella riservatezza che lo contraddistingue.
Un anno che anche la banca del territorio, Banca di Asti, ha dovuto affrontare tenendo d’occhio l’ovvia mission di banca, guardando con ancora più attenzione la cura di personale, clienti e, appunto, il territorio stesso così in difficoltà.
“Insieme ci siamo scoperti più forti, nello spirito e nei numeri – spiega Carlo Demartini, ad del Gruppo -. Questa inaspettata situazione di emergenza ci ha infatti consentito di sviluppare con ancor più determinazione la nostra missione di Banca, dimostrando che con resilienza e professionalità si può continuare a creare valore per i soci e per i clienti dei nostri territori anche in tempi complicati come questo che stiamo vivendo”.
Stanziati 2 milioni e 500 mila euro grazie anche alla generosità dei dipendenti
Ma non solo. Grazie infatti alla generosità del personale che ha donato una parte della propria retribuzione e alla sensibilità dei Consigli di Amministrazione di Banca di Asti e di Biver Banca, che hanno raddoppiato l’importo raccolto, le Banche del Gruppo hanno stanziato 2 milioni e 500 mila euro per far fronte alle conseguenze sanitarie e sociali della pandemia.
Con il supporto del Gruppo è infatti stato offerto un concreto supporto a diversi ospedali piemontesi: Asti, Biella e Vercelli, con l’iniziativa #Ripartiamonsieme in collaborazione con 17 Caritas piemontesi e con Specchio dei Tempi, sono state aiutate diverse famiglie.
Novemila nuovi clienti e 1852 dipendenti
“Se con il cuore abbiamo sostenuto i territori, continua Demartini, con la testa ci siamo chiesti come fare ancora di più per i nostri soci e clienti. Hanno apprezzato il nostro impegno gli oltre 9 mila nuovi clienti che nel corso di quest’anno hanno scelto le aziende del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti portando il totale dei Clienti a 490 mila. La loro fiducia ci riempie di orgoglio e ci sprona a far conoscere ancora di più, in tutti i territori, il nostro modo di “fare banca”. Un modo che viene apprezzato dagli investitori, che continuano ad affi darci i loro risparmi”.
Un chiaro segnale di fiducia abbinato all’indipendenza dei vari prodotti e capacità di ascolto delle diverse esigenze.
A fine anno le nuove erogazioni di credito ammonteranno a circa 1,4 miliardi di euro, per un totale dei prestiti in essere di 7 miliardi di euro.
I dipendenti del Gruppo sono 1852 e solo nell’ultimo anno sono stati assunti 62 giovani e gli indici di patrimonializzazione, collocano il Gruppo tra i più solidi e solvibili.
Niente concerto ma il calore continua con la solidarietà
Purtroppo le misure anti Covid, non permetteranno la consueta organizzazione del grande Concerto di Natale che in tour, ha sempre riscosso un grande successo e suscitato calore. “Un calore che non vogliamo disperdere – spiega Demartini - abbiamo infatti deciso di utilizzare le risorse che avremmo impegnato nell’organizzazione e nell’esecuzione del Concerto di Natale donandole alla Caritas Italiana e dando così continuità al progetto “#ripartire insieme - mettiamo in circolo la solidarietà”. L’iniziativa si ispira ai principi del welfare generativo. Le risorse messe a disposizione raggiungono le famiglie che a loro volta si relazionano con le attività dei territori dove operano le banche del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti per aumentare il rendimento degli interventi a beneficio dell’intera collettività”.
Il nuovo presidente
Il 2020 ha anche segnato il cambio alla presidenza di Banca di Asti, l’assemblea del 29 aprile scorso ha conferito a Giorgio Galvagno, l’incarico. “Purtroppo - ha detto il presidente - la pandemia che ha caratterizzato l’anno non concede molto ai rapporti personali per cui rivolgo una calorosa stretta di mano virtuale, sperando di poter presto incontrare tuttii di persona”.
Le iniziative per i soci
Anche le diverse iniziative dedicate ai soci, hanno tenuto conto della particolarità del 2020 e il voucher salute si arricchisce della possibilità di ottenere gratuitamente il tampone per l’individuazione del Covid-19 presso i centri appositamente convenzionati e, data l’emergenza la Banca ha ritenuto di ampliare l’iniziativa salute dedicata ai suoi soci convenzionando alcuni centri, distribuiti in modo da coprire il più possibile il territorio di competenza, che eseguono tamponi.
A tutti gli azionisti in possesso di almeno 500 azioni, la Banca riserva un percorso esclusivo dedicato alla salute e alla prevenzione. Con il Voucher Salute, il Socio può usufruire direttamente per sé o per un suo famigliare (convivente o fino al primo grado) di visite, esami, prestazioni odontoiatriche, infermieristiche, ortopediche, posturali e osteopatiche presso le strutture convenzionate.
Inoltre per i soci con almeno 500 azioni e in possesso di auto elettrica, 12 ricariche complete della propria auto. La tessera può essere ritirata in filiale dietro presentazione della carta di circolazione per documentare la proprietà dell’auto elettrica.
Anche il 2021 vedrà protagonista il Voucher Museo, omaggio di carattere culturale e turistico, per promuovere la diffusione della conoscenza del patrimonio artistico del territorio su cui opera la Banca. Riservato a tutti gli azionisti dà diritto a ricevere gratis, direttamente alle biglietterie, un ingresso per due persone a una delle mostre tematiche oppure alle esposizioni permanenti allestite presso le strutture convenzionate
I dati sconomici che riflettono la stabilità del Gruppo
Al 30 giugno 2020 le attività finanziarie gestite per conto della clientela ammontano a circa 9 miliardi di euro, di cui 5,4 miliardi di euro riferiti alla raccolta diretta, che presenta quindi un incremento pari al 1,66% rispetto alla fine dello scorso anno. I crediti netti verso clientela ammontano a 5,2 miliardi di euro, in linea con il 31/12/2019.
Se i freddi numeri e le dinamiche confermano un contesto economico non proprio favorevole, l’impegno di supportare famiglie e operatori economici, riflette la convinzione che una solida ripresa si possa manifestare solo attraverso il motore dell’economia reale.
Sono state perfezionate 16.600 moratorie di cui 9600 a privati.
Il primo semestre dell’anno si è concluso in modo positivo per la Banca, con il conseguimento di un utile netto pari a circa 9,5 milioni di euro, nonostante un approccio severo e prudente a fronte dei potenziali impatti economici correlati alla pandemia.
Escludendo i costi straordinari legati al sostegno al sistema bancario il risultato netto sarebbe pari a euro 10,3 milioni, a conferma, anche in uno scenario economico fortemente penalizzato da tutti i risvolti pandemici, della capacità della Banca di adattamento al mutato e severo contesto economico.
... Anche contro gli eventi imprevedibili
I principali indicatori di patrimonializzazione, di liquidità e di copertura del rischio di credito confermano un’ulteriormente migliorata capacità della Banca di affrontare eventuali eventi avversi ed imprevedibili, anche di entità rilevante. In particolare, il CET 1 Ratio, indicatore di capitalizzazione basato sul patrimonio di qualità primaria, ed il Total Capital Ratio si attestano rispettivamente al 19,39% e al 23,40%, valori in miglioramento rispetto a quelli riferiti al 31 dicembre 2019 (pari al 18,82% e al 22,63%) e ampiamente superiori ai corrispondenti requisiti minimi regolamentari, pari rispettivamente al 7% e al 10,50%.
Al 30 giugno 2020 la massa fiduciaria del Gruppo riferita alla clientela ordinaria ammonta a 14,7 miliardi di euro, in linea con il dato al 31/12/2019 (al netto degli impatti derivanti dalle oscillazioni dei mercati finanziari, la massa fiduciaria da clientela risulta in aumento del 3,35%). In crescita sono anche la raccolta diretta da clientela (+1,84%) e le masse di risparmio gestito (+4,48% sul 31 dicembre 2o19, +12,88% al netto degli impatti del mercato).
Il primo semestre 2020, nonostante gli impatti economici derivanti dalla pandemia si è concluso in modo positivo per il Gruppo, con il conseguimento di un utile netto pari a circa 7,1 milioni di euro (a fronte di un dato pari a 12,7 milioni di euro di un anno fa).
“Certo è stato un anno complicato, concludono Galvagno e Demartini, ma, proprio in un’ottica di ripartenza, in occasione delle prossime festività, desideriamo esprimere a voi e alle vostre famiglie gli auguri più sentiti di salute e serenità, con l’auspicio che torni presto l’agognata normalità”.