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Sanità | 21 dicembre 2020, 14:27

Nuovi fondi e un corposo ampliamento per l'ospedale della Valle Belbo, con l'obiettivo di inaugurarlo entro il 2024

Presto l’impresa appaltatrice potrà tornare a operare nel cantiere e verrà indetta una gara per i lavori di sviluppo di un terzo piano con elisuperficie

Planimetrie ospedale Valle Belbo

I progetti dei tre piani fuori terra del nuovo ospedale

Doverosamente ricordato che manca ancora il passaggio formale in Consiglio regionale per la riclassificazione della struttura da presidio territoriale a Ospedale plurisede, il recente finanziamento da 13 milioni e 973mila euro che la giunta regionale ha destinato all’ospedale della Valle Belbo è un vero toccasana per la struttura, che così potrà venire ulteriormente ampliata prevedendo un terzo piano fuori terra con un’integrazione di circa 80 posti letto di area medica.

Un traguardo importante, come sottolineato da tutti i partecipanti alla conferenza stampa ‘virtuale’ organizzata questa mattina per fornire ulteriori elementi e fare il punto sulla situazione. Un incontro cui non ha voluto mancare di portare il proprio saluto anche il presidente Alberto Cirio che, dopo essersi complimentato con l’assessore alla Sanità Icardi e con la componente “astigiana” della Giunta (ovvero il vicepresidente Carosso e l’assessore Gabusi), ha commentato che Il cantiere dell’ospedale era uno degli esempi di come non vanno fatte le cose, ovvero iniziate e lasciate a metà. Pur nelle difficoltà, bisogna sempre portare a termine ciò che di inizia”. “L’atto con cui stanziamo le risorse e andiamo al completamento – ha aggiunto – per me è importante soprattutto perché lo facciamo in un anno difficile, che ha fatto slittare vari progetti ma non ha azzerato il nostro impegno”. “Sulla salute non si taglia, soprattutto per quanto riguarda la medicina territoriale, ha concluso il presidente della Regione.

“Quella dell’ospedale – ha aggiunto il vicepresidente Fabio Carossoè certamente il progetto più importante tra quelli cui stiamo lavorando per l’Astigiano, ma con Marco (Gabusi, ndr.) stiamo sviluppando altre 4-5 belle iniziative che sicuramente faranno molto bene al nostro territorio. Con questo finanziamento abbiamo rimesso una prima pietra che era stata tolta da un’area che ha sofferto particolarmente i tagli alla sanità”.

“Voglio poi fare un grande ringraziamento – ha aggiunto – al Commissario straordinario Asl AT Giovanni Messori Ioli, che con il suo staff ha lavorato moltissimo e senza sosta per ottenere questo risultato mediante una straordinaria riprogettazione”.

L’assessore Marco Gabusi, che ha seguito per anni la vicenda anche in veste di sindaco di Canelli, ha invece rimarcato come, al netto della tenacia con cui si è perseguito il risultato, il progetto sia stato dotato di ‘gambe solide’ dal punto di vista finanziario e sia rispettoso di tutte le norme sanitarie a garanzia di poter essere un riferimento per molti anni a venire.

Per Simone Nosenzo, sindaco di Nizza Monferrato, questo ulteriore passaggio è “Il risultato ottenuto da un intero territorio, che ci ha portato a rientrare nella rete ospedaliera regionale dando una risposta concreta e raggiungendo l’obiettivo prefisso fin dall’inizio. Quest’ospedale, che ci consentirà di rispondere alle esigenze sanitarie a tutti i livelli, è un grandissimo risultato per un’area, il sud dell’Astigiano, che è quella con la popolazione più avanti negli anni”.

Mentre l’assessore Luigi Genesio Icardi, dopo aver snocciolato una serie di informazioni tecniche per le quali vi rimandiamo al nostro precedente articolo (CLICCA QUI per rileggerlo), ha evidenziato come, a breve, la società costruttrice vincitrice dell’appalto iniziale potrà tornare ad operare nel cantiere per continuare a lavorare ai due piani già previsti, con completamento dei piani più il terzo ‘a rustico’ (ovvero con posizionamento di piloni e tetto) entro due anni e mezzo. Calcolando poi ulteriori 6 mesi-un anno per il completamento della struttura.

La gara d’appalto per la realizzazione del nuovo piano partirà a breve – ha garantito l’assessore Icardi –, rimarcando che è plausibile anche pensare alla presenza nel cantiere di due diverse imprese, con compiti specifici, che porterebbero al completamento prima dell’altrimenti ipotizzabile 2024.

In allegato la documentazione completa riguardo il progetto

Gabriele Massaro

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